Def: Gimbe, nel 2024 'aumento illusorio' spesa sanitaria (2)

10:03 - 16/04/2024 


(ANSA) - ROMA, 16 APR - Nel triennio 2025-2027, a fronte di una crescita media annua del Pil nominale del 3,1%, il Def 2024 stima al 2% la crescita media annua della spesa sanitaria. Il rapporto spesa sanitaria/Pil si riduce dal 6,4% del 2024 al 6,3% nel 2025-2026, al 6,2% nel 2027. Rispetto al 2024, in termini assoluti la spesa sanitaria nel 2025 sale a 141,8 miliardi (+2,2%), a 144,7 miliardi (+2,1%) nel 2026 e a 147,4 miliardi (+1,8%) nel 2027. "Considerato che il Def in forma "semplificata" non contiene indicazioni sulle politiche economiche per la prossima Legge di Bilancio - commenta il presidente della Fondazione Gimbe - se da un lato le previsioni sul triennio 2025-2027 confermano il progressivo calo del rapporto spesa sanitaria/Pil, dall'altro non si possono escludere ulteriori riduzioni della spesa sanitaria visti i margini molto risicati per finanziare in deficit la prossima Manovra. In tal senso rimangono molto azzardate le stime assolute di 6,4 miliardi in più nel 2025 e di 9,1 miliardi nel 2026, tenendo conto che il Fabbisogno Sanitario Nazionale fissato dalla Legge di Bilancio 2024 è pari a 135,4 miliardi per il 2025 e 135,6 miliardi per il 2026". "Il Def 2024 conferma che, in linea con quanto accaduto negli ultimi 15 anni, la sanità pubblica non rappresenta affatto una priorità neppure per l'attuale Governo", continua Cartabellotta, ricordando che il Piano di Rilancio del Ssn elaborato dalla Fondazione Gimbe "propone di aumentare progressivamente la spesa sanitaria, con l'obiettivo di allinearla entro il 2030 alla media dei paesi europei, al fine di garantire il rilancio delle politiche del personale sanitario, l'erogazione uniforme dei Livelli Essenziali di Assistenza e l'accesso equo alle innovazioni". Secondo Cartabellotta, "la pandemia non ha insegnato proprio nulla. Infatti, il perseverante definanziamento pubblico aumenterà la distanza con i paesi europei e affonderà definitivamente il Ssn, compromettendo il diritto costituzionale alla tutela della salute delle persone, in particolare per le classi meno abbienti e per i residenti nelle Regioni del Sud". (ANSA).


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