UNIVERSITA':10 ATENEI STUDIANO REGOLE DI GIUSTIZIA IN GUERRA

14:11 - 22/11/2007 


(ANSA) - AOSTA, 22 NOV - Non è vero che in guerra tutto è permesso. Ci sono al contrario regole e valori che, anche in un conflitto armato, devono essere rispettati. Il delicato tema sarà approfondito ad Aosta, tra il 5 e il 7 dicembre, in un convegno multidisciplinare dedicato al "Bellum iustum", organizzato dall'Università della Valle d'Aosta, al quale parteciperanno docenti di dieci atenei italiani. Tra gli ospiti attesi, anche il fondatore e l'attuale presidente della Comunità di Sant'Egidio Luca Riccardi e Marco Impagliazzo e William Swatos, uno massimi conoscitori del mondo protestante nordamericano e del rapporto tra religione e guerra.

"Il punto di partenza della nostra riflessione - precisa Michele Vellano, preside della Facoltà di Scienze politiche dell'ateneo valdostano - è che la guerra non può essere uno strumento per regolare i rapporti internazionali, ma che nella condotta bellica ci debbano essere regole a salvaguardia della popolazione, dei beni culturali e degli stessi militari coinvolti".

A quello che secondo gli organizzatori è "il primo appuntamento in Italia dove giuristi, sociologi, storici, studiosi dei fenomeni religiosi e delle relazioni internazionali si confrontano su sul tema" interverrà tra gli altri anche l'ambasciatore Luigi Vittorio Ferraris su "Legittimità e legalità della guerra?". Il programma prevede anche un focus dedicato al percorso autonomistico della Valle d'Aosta nel dopo guerrà con contributi dei presidenti della Regione e del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Luciano Caveri e Ego Perron, del rettore dell'Università della Valle d'Aosta, Pietro Passerin d'Entreves, di Sergio Soave, storico dell'Università di Torino e di Paolo Gheda, direttore del Centro studi storici Ettore Passerin d'Entreves. (ANSA).


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