VALLE D'AOSTA INVESTE SU SOSTENIBILITA' ASSISTENZA ANZIANI

(NOTIZIARIO ECONOMIA E LAVORO VALLE D'AOSTA)
01:04 - 20/11/2007 


(ANSA) - AOSTA, 20 NOV - Nel 2050 le persone anziane saranno il 35% della popolazione e le spese di assistenza a loro rivolte rappresenteranno una delle voci di spesa pubblica più pesanti. Lo scenario è stato tracciato, sulla base di dati Istat, dall'Assessorato alle Politiche sociali della Valle d'Aosta che sta mettendo a punto in questi mesi un piano per "nuovi percorsi - spiega l'assessore Antonio Fosson - di assistenza nella logica dell'efficienza e della sostenibilità".

Già ora i dati parlano chiaro, circa il peso della componente anziana sul welfare regionale. Gli over 65 sono in Valle d'Aosta più di 25mila e rappresentano il 20,2 per cento della popolazione. Un tendenza all'invecchiamento della popolazione che si è accentuata negli ultimi anni: solo 25 anni fa, all'inizio degli anni ottanta, infatti, la terza età non superava il 14 per cento. Gli effetti sul bilancio regionale sono una spesa annuale di circa 22 milioni di euro, necessari per assistere gli oltre mille anziani ospitati nelle varie strutture socio-sanitarie regionali.

La particolare situazione demografica rende necessaria "un ripensamento - ha spiegato l'assessore Fosson - dei percorsi di assistenza e sostegno alla popolazione anziana, orientato a fronteggiare una domanda potenziale che crescerà nel medio periodo in termini esponenziali". In questa direzione, la Regione autonoma Valle d'Aosta ha approvato la scorsa estate una delibera in cui vengono introdotti "requisiti minimi strutturali e gestionali - ha aggiunto Antonio Fosson - dei servizi socio assistenziali per anziani, anche alla luce di un nuovo modello organizzativo di strutture semiresidenziali e residenziali, caratterizzato da tre livelli individuati in base ai bisogni e alle patologie delle persone anziane".

In Valle d'Aosta sono presenti 29 microcomunità, strutture assistenziali residenziali gestite dal Comune di Aosta e dalle Comunità Montane che offrono un totale di 548 posti letto e cinque comunità alloggio con ulteriori 32 posti letto pubblici. Una rete assistenziale di rilevanti dimensioni integrate da un servizio di assistenza domiciliare che impegna 312 mila ore di lavoro con una media di 800 utenti e quasi 10 mila pasti mensili. Oltre ai servizi pubblici, sono presenti otto case di riposo private con 223 posti letto convenzionati.

Le famiglie contribuiscono ai costi di assistenza in base a un 'riccometro regionale', basato oltre che sulla dichiarazione dei redditi, sul patrimonio e le rendite finanziarie. Rette che raggiungono i 62 euro al giorno per le comunità assistenziali e i 32 euro per l'assistenza diurna. (ANSA).


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