L'AUGUSTA PRETORIA D'EPOCA ROMANA RIVIVE NEI CANTIERI-EVENTO

(NOTIZIARIO TURISMO VALLE D'AOSTA)
02:03 - 14/07/2007 


(ANSA) - AOSTA, 14 LUG - Fino alla fine dell'estate i turisti e gli appassionati di archeologia potranno scoprire la storia romana di Aosta, l'antica Augusta Pretoria, non solo ammirando i monumenti 'di superficie' (come l'Arco d'Augusto, la Porta Pretoria, l"Anfiteatro e la cinta muraria) ma anche visitando gli scavi di tre 'cantieri-evento', allestiti per promuovere le indagini archeologiche in atto nel capoluogo valdostano.

A differenza dei normali scavi archeologici i 'cantieri-evento' saranno visitabili gratuitamente con la presenza di un archeologo che spiegherà i ritrovamenti, aiutando i turisti a ricostruire i collegamenti tra le diverse aree della città durante l'epoca romana. I cantieri sono protetti da una tensostruttura sulla quale trovano posto dei pannelli esplicativi dei lavori, nonché alcune suggestive ricostruzioni virtuali eseguite al computer degli antichi edifici mescolati con riferimenti attuali. "Vogliamo - ha spiegato l'assessore regionale all'Istruzione e Cultura, Laurent Vierin - favorire così il turismo culturale e al tempo stesso dare risposte visive a chi transitando in città nota i cantieri archeologici". Per Vierin i cantieri-evento "sono un'opportunità per meglio conoscere la nostra storia".

Due di queste strutture sono allestite in piazza Giovanni XXIII, area che anticamente ospitava il Foro e un'area sacra. L'attuale campagna di scavi è focalizzata, in particolare, ad individuare il collegamento tra le due zone, presumibilmente sotto forma di una scalinata che colLegava la platea forense e l'area dedicata alle celebrazioni religiose, poste su due livelli diversi.

Poche decine di metri a nord-ovest si trova il terzo 'cantiere-evento', realizzato in piazza Roncas. In questo caso al centro del secondo lotto di indagini archeologiche è l'approfondimento dell'utilizzo della 'Porta principalis' sinistra, dalla quale partiva la strada che conduceva all"Alpis Poeninà, l'attuale valico del Gran San Bernardo, e da qui al resto d'Europa. Uno scavo svolto nel 2006 ha fatto presagire la funzione pubblica dell'area, probabilmente sede di magazzini, che dovrà essere, ora, verificata dagli archeologi.

Le visite ai 'cantieri-evento' sono organizzate dalla Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali della Regione Valle d'Aosta. (ANSA).


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