INCIDENTI MONTAGNA:ODISSEA SUL BIANCO, MORTI 3 POLACCHI/ANSA

18:36 - 05/07/2007 


(ANSA) - COURMAYEUR (AOSTA), 5 LUG - Sono morti congelati a quasi 4.000 metri di quota, stroncati da una bufera che soffiava a oltre 100 chilometri orari e con temperature fino a meno 20 gradi. Li hanno trovati a poca distanza uno dall'altro, in una buca scavata con la piccozza nella parte alta del ghiacciaio di Bionassay, nel massiccio del Monte Bianco.

Le vittime sono tre giovani polacchi - Anna Pasek, Jakub Marek e Jakub Stanowski, tutti poco più che ventenni - partiti martedì dalla val Veny con altri due compagni di cordata per conquistare la vetta del Monte Bianco dalla via normale italiana. La loro odissea in alta quota è iniziata proprio due giorni fa, verso le 12, quando il maltempo li ha sorpresi nei pressi del Dome du Gouter. Ovvia quanto fatale la decisione di tornare indietro. Giunti alle 14 sulla cresta dell'Aiguille di Bionassay, sono stati travolti da una slavina - una 'placca a vento ' - e trascinati per circa 300 metri lungo il ghiacciaio.

Nella caduta la ragazza ha riportato la frattura scomposta di una gamba e i compagni le hanno immobilizzato l'arto usando piccozza e bastoni. Dopo una notte all'addiaccio, due di loro (uno con un braccio rotto) hanno deciso di scendere a valle, gli altri sono rimasti lassù assieme all'alpinista ferita. Prima, però, hanno scavato una 'truna' nella neve, ovvero una buca profonda circa mezzo metro per ripararsi dalle intemperie.

I due giovani polacchi ieri pomeriggio sono scesi lungo il vallone e sono risaliti al rifugio Gonnella dove hanno dato l'allarme. Ma le proibitive condizioni meteorologiche hanno impedito al Soccorso alpino valdostano e al Soccorso della guardia di finanza di Entreves di volare in quota con l'elicottero per il recupero. Operazione che è stata ritentata più volte dall'alba di oggi, mentre alcune squadre a piedi hanno cercato di raggiungere la zona, a circa 3.700 metri di quota, nonostante la scarsa visibilità e l'alto pericolo di valanghe.

Determinante è stata una breve schiarita verso le 16, che ha permesso all'elicottero di raggiungere la parte alta del ghiacciaio, quasi al confine con la Francia. Sono bastati pochi minuti alle guide alpine per individuare i corpi e trasportarli a valle. Secondo una prima ricognizione del medico legale, la morte è avvenuta per assideramento. I corpi sono stati composti nell'obitorio di Courmayeur in attesa dell'arrivo dei parenti.

Sempre oggi un'altra tragedia è stata sfiorata nel massiccio del Monte Rosa, dove quattro alpinisti - due spagnoli e due cechi - sono rimasti bloccati dalla nebbia a 4.200 metri di quota, nei pressi del colle del Lys. Sono stati recuperati da alcune guide del Soccorso alpino valdostano salite a piedi e sono stati condotti più a valle dove l'elicottero ha potuto soccorrerli. Sono tutti e quattro in buone condizioni fisiche. (ANSA).


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