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LEI E' DELLO ZAIRE, RISTORATORE VALDOSTANO NON L' AVREBBE VOLUTA
17:36 - 04/01/2007 


(ANSA) - CAGLIARI, 4 GEN - Potrebbe sfociare in una denuncia formale per il presunto caso di discriminazione razziale che avrebbe colpito una giovane originaria dello Zaire, Eliana Cau, di 24 anni, adottata quando aveva 2 anni da una coppia sarda di Senis (Oristano). La ragazza si è presentata stamattina dai carabinieri del paese ai quali ha esposto i fatti riservandosi di sporgere denuncia nei prossimi giorni contro il ristoratore valdostano che le avrebbe negato l'assunzione come cameriera perché "di colore".

Il caso di Eliana - approdato anche sul tavolo del ministro delle Pari Opportunità Barbara Pollastrini per iniziativa della deputata dei Ds Amalia Schirru - ricorda molto da vicino quello di un'altra sarda, Erika Tascedda, 31 anni, di Barisardo, licenziata da un hotel del Trentino perché ritenuta troppo brutta e troppo grassa per stare a contatto con i clienti.

Ora sotto accusa è finito Luigi Cirina, anche lui sardo originario di Pimentel (Cagliari), titolare del ristorante "Da Gigi" a Derby. "Dovevo partire il 26 dicembre con il mio amico Sandro - racconta Eliana all'Ansa - ma al telefono il datore di lavoro ci ha chiesto di anticipare il viaggio al 21, perché aveva bisogno di noi. La sera, quando siamo arrivati, ha detto chiaramente che avrebbe assunto solo Sandro. 'Non posso prenderti, tu sei negra e la gente della Val d'Aosta non potrebbe accettartì, così mi ha liquidato".

Eliana dapprima ha pensato di cercare un altro lavoro in Val d'Aosta, poi, sfiduciata e amareggiata per il trattamento subito, ha deciso di rientrare al suo paese, mentre il suo amico ha preso regolarmente servizio nel locale. E proprio per evitare ritorsioni contro il suo compagno di viaggio, finora non sarebbe stata presentata denuncia per la discriminazione patita.

Ma il ricorso alla carta bollata sembra imminente. La conferma viene dal padre della ragazza, Elia Cau, un ex emigrato in Olanda, che nei giorni scorsi ha avuto un burrascoso colloquio telefonico con il ristoratore di Derby.

"Questa storia - spiega l'uomo - si sarebbe potuta chiudere subito, se questo signore avesse riconosciuto il suo errore e avesse chiesto scusa per il suo gesto. Invece continua a negare tutto e ad accusare i valdostani di razzismo, mentre il vero razzista è lui. Di sicuro - assicura il padre di Eliana - presenteremo la denuncia: tutti devono sapere come sono andate le cose". (ANSA).


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