>ANSA-BOX/ Maltempo:Borrelli rilancia assicurazione contro danni

Se tutti pagano 120 euro Stato può garantire certezza rimborso
15:39 - 30/10/2018 




(di Matteo Guidelli) (ANSA) - ROMA, 30 OTT - Dal '93 ad oggi, ogni progetto di legge presentato e' miseramente franato di fronte ad un'opposizione proveniente da ogni schieramento politico, mai così compatta e trasversale. E ora, con la conta dei danni provocati dall'ennesima ondata di maltempo ancora da fare, il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli prova a rilanciare una proposta già fatta da Guido Bertolaso prima e Franco Gabrielli dopo: tutti i cittadini devono avere un'assicurazione contro le calamità naturali, perché solo così potranno avere la certezza di vedersi rimborsarti i danni subiti.

"La mia proposta è questa - dice Borrelli - bisogna immaginare una copertura di tipo assicurativo. Pagando tutti 120 euro all'anno possiamo garantire la certezza del ristoro dei danni con una gestione dello Stato". Il tema centrale, aggiunge il capo della Protezione Civile, è proprio quello di trovare le risorse da destinare non tanto per gli interventi di emergenza quanto per quelli di ristoro dei danni. Anche perché un italiano su due vive in aree a rischio di calamità naturali e ogni anno vengono conteggiati 7 miliardi di danni, una cifra che evidentemente lo Stato non è in grado di sostenere. "Bisogna cambiare passo, invertire la tendenza e trovare le risorse" conferma Borrelli.

Il problema è che finora la politica non ha mai voluto affrontare fino in fondo la questione, perché obbligare i cittadini a pagare un'assicurazione sulla casa verrebbe percepita come l'ennesima tassa. E dunque tutto è rimasto fermo. Nel nuovo Codice della Protezione civile approvato a gennaio di quest'anno si è tentato di dare una scossa, non introducendo l'obbligatorietà ma inserendo un articolo che è un chiaro incentivo ai cittadini, affinché assicurino le proprie attività produttive e le abitazioni: chi avrà l'assicurazione si vedrà rimborsata non solo la differenza tra l'indennizzo assicurativo e il reale valore del bene ma anche "un'ulteriore somma pari ai premi assicurativi versati" nei 5 anni precedenti".

Quanto fosse importante l'assicurazione lo aveva già detto 6 anni fa l'attuale capo della Polizia Franco Gabrielli, allora capo della Protezione Civile, ipotizzando che lo Stato potesse supportare i cittadini attraverso una serie di forme di defiscalizzazione. "E' ora di rendersi conto che lo Stato non e' più in grado di fornire in maniera equa risposte adeguate dal punto di vista del ristoro dei danni. Le calamita' aumentano e la possibilità d'intervento dello Stato diminuisce. Se non vogliamo continuare a trovarci di fronte a emergenze di serie A, B e C" l'assicurazione "è l'unica soluzione" prevedendo "meccanismi che non facciano arricchire le assicurazioni e garantiscano i cittadini". Due anni prima di lui, nel 2010, Guido Bertolaso aveva detto le stesse cose in Parlamento. "E' arrivato il momento di introdurre anche in Italia l'assicurazione obbligatoria contro le catastrofi...seguendo l'esempio che ci e' dato nel campo del finanziamento della prevenzione strutturale da tanti paesi europei e non che hanno molti meno problemi di noi. Anche perché - concluse - lo Stato non ce la fa più". (ANSA).


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