>ANSA-BOX/ Catalogna: Schützen e sardi, indipendentisti solidali

Anche veneti,trentini e padani pro referendum e contro uso forza
18:14 - 01/10/2017 


(ANSA) - ROMA, 1 OTT - Autonomisti, indipendentisti e secessionisti italiani alla ribalta grazie al voto in Catalogna: quanto sta succedendo oggi a Barcellona rispolvera anche da noi vecchi, ma evidentemente mai sopiti, sentimenti di separazione dalla madrepatria e di solidarietà con i 'fratelli' catalani.

Gli Schuetzen, i "tiratori scelti" altoatesini, hanno esposto una grande bandiera catalana vicino alle rovine del Castel Maultasch a Terlano. Il vessillo è perfettamente visibile dalla Val d'Adige, tra Bolzano e Merano. I secessionisti altoatesini, ha spiegato il comandante Elmar Thaler, seguono "con interesse la consultazione", che viene vista anche come una strada da percorrere per separare l'Alto Adige dall'Italia.

Numerosi gli indipendentisti italiani presenti a Barcellona in veste di osservatori. A cominciare dai sardi dell'Irs (Indipendèntzia Repùbrica de Sardigna), che oggi insieme a una delegazione di indipendentisti corsi si sono recati in vari seggi per verificare le procedure di voto. "Pensiamo che oggi il governo spagnolo, con la repressione, si sia giocata anche la sua democrazia" ha detto Simone Maulu, rappresentante dell'Irs. Ci sono anche delegati del Partito Sardo d'Azione: "esser stati destinati proprio noi sardisti a presidiare il seggio elettorale della scuola di 'Carrer de Sardenya' è sia un bell'auspicio per le nostre lotte future, che un'ulteriore motivazione a difendere un diritto sicuramente anche nostro" ha spiegato il responsabile affari esteri del PSd'Az, Andrea Cocco.

A seguire il voto catalano e inviare testimonianze da Barcellona anche rappresentanti del Sudtiroler Freiheit, partito della destra separatista dell'Alto Adige.

Sardignalibera, movimento che propugna l'indipendenza della 'nazione sarda', ha chiesto "a tutti i sardi e a tutte le formazioni politiche di esprimere pubblicamente il proprio dissenso sulla repressione della libertà e della democrazia in Catalogna".

Azioni simboliche a Torino, dove il consigliere comunale della Lega Fabrizio Ricca ha manifestato la sua solidarietà agli indipendentisti catalani postando su Facebook una fotografia che lo ritrae mentre indossa una t-shirt con la scritta "Turin" (in dialetto piemontese) ed espone la bandiera catalana.

A Brescia, invece, un gruppo di una ventina di secessionisti lombardo-veneti ha manifestato lungo le vie del centro a sostegno dell'indipendenza catalana.

I profili social dei 'venetisti' e della miriade di movimenti autonomisti del Nord-est sono un ribollire di commenti, post e condivisioni dei video che mostrano il braccio di ferro tra il popolo catalano e il Governo di Madrid. Spicca tra i tanti il post del sedicente 'Veneto Serenissimo Governo', che in vista del referendum sull'autonomia del Veneto in programma il 22 ottobre chiedono ai governi esteri "il completo riconoscimento del diritto del Popolo Veneto ad autodeterminarsi e a ricostituire la Veneta Serenissima Repubblica".

Attento a quanto sta accadendo in Spagna anche il Movimento Autonomista Union Valdotaine Progressiste. "Ancora una volta la comunità valdostana si stringe attorno al popolo catalano ed esprime solidarietà e sdegno per ciò che sta accadendo" ha detto Laurent Vièrin, vicepresidente della Regione autonoma Valle D'Aosta ed esponente del movimento.

Sulla voglia di indipendenza catalana sono stati infine intervistati gli studenti italiani dell'Erasmus che studiano a Barcellona, circa 300 ogni anno: quasi tutti si dicono a favore del referendum, ma con numerosi distinguo, svelando una propensione a vedere con favore più una maggiore autonomia dell'indipendenza vera e propria. (ANSA).


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