>ANSA-FOCUS/ Sgomberi:si studia circolare, coinvolti enti locali

Oggi avvio esame,domani Anci a Viminale. Cei, garantire dignità
20:31 - 28/08/2017 


(ANSA) - ROMA, 28 AGO - Coinvolgere i comuni, tramite l'Anci, e le Regioni, è uno dei primi obiettivi del Viminale e del ministro Minniti prima di passare alla stesura delle linee guida sugli sgomberi di immobili occupati abusivamente. L'esame del dossier è stata appena avviata, in una giornata dedicata ad altre priorità: fra tutte, l'incontro con i ministri di Libia, Niger, Ciad e Mali. Al di là della pressione mediatica, al ministero dell'Interno non vogliono correre. Anzi, vogliono sentire tutti gli attori istituzionali coinvolti. Proprio domani è in agenda al Viminale una riunione tecnica con la segretaria generale dell'Anci, Veronica Nicotra. La prossima settimana, invece, dovrebbero vedersi il presidente Antonio Decaro, che è anche sindaco di Bari, e Marco Minniti, in un incontro che avrà quindi anche un spessore politico. Anche perché i Comuni, come conferma la stessa Nicostra, devono rispondere a un problema di emergenza abitativa che non riguarda solo i migranti, ma anche "tanti cittadini delle classi meno agiate privi di un'abitazione, numero considerevole in tante città italiane", spiega Nicotra. Un diritto, quello a un "ricovero dignitoso" che il presidente della Cei, card. Bassetti, definisce "sacrosanto".

Le linee guida volute dal ministro saranno una costola di quanto già previsto dal pacchetto sulla sicurezza urbana varato ad aprile, che già contiene misure sugli sgomberi e chiama in causa prefetture e sindaci. Le prime, che hanno le mappe degli edifici occupati nel territorio di loro competenza, per l'ordine pubblico; i secondi per le tutele dei nuclei familiari esposti e le soluzioni abitative, che dovranno essere individuate prima di procedere a svuotare gli edifici occupati. Ipotesi che solleva critiche da esponenti di centrodestra, come Francesco Paolo Sisto, Forza Italia, e Maurizio Lupi, Alternativa popolare, che ricordano che occupare è un reato.

La direttiva, più che nuove misure, conterrà indicazioni per applicare quelle esistenti, responsabilizzando gli enti territoriali, invitandoli a una stretta cooperazione per evitare il ripetersi di situazioni come quelle verificatesi a Roma. L'altro tema è quello di reperire immobili. Le strutture che fanno capo all'Agenzia del demanio e quelle che afferiscono all'Agenzia dei beni confiscati offrono un bacino, che va però adeguato e servono fondi. L'iter per rendere disponibili i beni confiscati va poi sburocratizzato. Don Ciotti, direttore di Libera, caldeggia questa "importante possibilità", mentre Mara Carfagna, Forza Italia, la reputa un errore che rischia di scaricare soprattutto sul Mezzogiorno il problema e Fratelli d'Italia e Lega la giudicano una "follia".


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