Migranti: organizzazioni diritti bambini,bene linee guida Ue

(v. 'Migranti: Commissione, più protezione...' delle 12.55)
14:08 - 12/04/2017 


(ANSA) - ROMA, 12 APR - Le organizzazioni impegnate nella tutela dei diritti dei bambini accolgono favorevolmente le nuove linee guida della Commissione Europea che individuano azioni concrete per offrire protezione a tutti i minori migranti e rifugiati che giungono in Europa.

Le organizzazioni sottolineano che le misure riguardano tutti i bambini, siano essi migranti o rifugiati, che giungono in Europa da soli o con i loro familiari e chiedono ora all'Ue di trasformare le parole in azioni per garantire che i bambini, che nel 2015 e nel 2016 costituivano fino al 30% di tutte le domande di asilo in Europa, non diventino vittime di abusi e sfruttamento una volta giunti in Europa.

"Attraverso il nostro lavoro sul campo assistiamo alle terribili condizioni che i bambini migranti e rifugiati sono costretti ad affrontare dal momento in cui arrivano in Europa. La mancanza di strutture di accoglienza adeguate in molti casi spinge i bambini nelle mani dei trafficanti di esseri umani" afferma Ester Asin, direttore dell'ufficio di Bruxelles di Save the Children.

"Auspichiamo che questa comunicazione si trasformi al più presto in azioni e risultati sul campo e siamo pronti a supportare gli Stati dell'Unione nell'adozione di tali misure per garantire il miglioramento delle condizioni di vita dei bambini" commenta Ignacio Packer, segretario generale di Terre des Hommes, mentre Michele LeVoy, direttore della Piattaforma per la Cooperazione Internazionale sui Minori senza documenti, ritiene "fondamentale che nessuno bambino sia più detenuto, nemmeno come ultima risorsa".

"A causa della mancanza di una protezione adeguata, più di 10.000 bambini sono scomparsi lo scorso anno dopo essere arrivati in Europa" sottolinea Delphine Moralis, segretario generale di Missing Children Europe, per la quale "una rete europea di tutela, una migliore raccolta dei dati, una migliore formazione e una maggiore cooperazione tra gli Stati membri contribuirebbe a diminuire il numero di bambini che scompaiono". "La società civile chiede regole europee più stringenti sulla raccolta dei dati in modo da promuovere dibattiti che si basino su fatti concreti e non su ipotesi. Questo vale per tutte le aree chiave del Sistema Europeo Comune di Asilo, come la detenzione e il sistema di Dublino. Ma è incoraggiante che la Commissione stia già facendo passi in questa direzione" conclude Elona Bokshi, dell'European Council of Refugees and Exiles. (ANSA).


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