Crisi: dopo 5 anni scendono fallimenti, -7,6% in 2015

Cribis D&B: commercio al dettaglio e edilizia i più colpiti
12:34 - 21/01/2016 


(ANSA) - ROMA, 21 GEN - Nel 2015, dopo 5 anni di costante crescita, si è registrato un calo dei fallimenti delle imprese italiane. Nell'anno che si è appena concluso le imprese che hanno portato i libri in Tribunale sono state 14.416, contro le 15.605 del 2014. Un calo in un solo anno del 7,6%, corrispondente a 1.189 casi in meno. E' quanto emerge da un analisi dei fallimenti di Cirbis D&B, società del gruppo Crif.

Dal 2009 ad oggi infatti il numero di fallimenti registrati a fine anno è sempre stato in crescita, toccando la sua punta massima nel 2014. Erano 9.383 nel 2009, 11.286 nel 2010, 12.169 nel 2011, 12.463 nel 2012, 14.269 nel 2013, 15.605 nel 2014. "Questo miglioramento non deve però fare abbassare la guardia - commenta Marco Preti, Ad di Cribis D&B - rispetto a giugno 2009 infatti la percentuale dei fallimenti è comunque più elevata del 53,6%".

La distribuzione sul territorio nazionale dei fallimenti è strettamente correlata alla densità di imprese attive: la Lombardia si conferma la regione d'Italia con il maggior numero di fallimenti con 3.015 casi nel 2015 mentre la seconda più colpita è il Lazio, con 1.621 e un'incidenza sul totale Italia dell'11,2%. Seguono il Veneto con 1.348 casi, la Campania con (1.223), la Toscana (1.130), l'Emilia Romagna (1.084), il Piemonte (993), la Sicilia (788), la Puglia (654) e le Marche (441).

Il commercio al dettaglio è il settore più in crisi con i suoi 4.569 fallimenti, con un calo dell'1,6% rispetto ad un anno fa. Seguono l'edilizia, con 3.071 casi e un calo del 7,6% rispetto al 2014, i servizi vari seguono con 3.053, poi l'industria che ha registrato 2.857 chiusure ma anche un calo del 12,3% di casi rispetto all'anno precedente.(ANSA).


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