Scuola: docenti dividono bonus aggiornamento con precari

Questi ultimi ne sono esclusi. A renderlo noto sindacato Anief
14:49 - 25/10/2015 


(ANSA) - ROMA, 25 OTT - Alcuni docenti di ruolo hanno deciso di dividere il bonus da 500 euro per l'aggiornamento con i precari esclusi: a renderlo noto è il sindacato Anief, il quale riferisce che per spirito di solidarietà, alcuni docenti di ruolo hanno deciso di agevolare l'aggiornamento di tutto il personale scolastico.

L'Anief ricorda che sono oltre 300 mila i dipendenti della scuola esclusi da questo finanziamento: oltre i docenti precari, c'è il comparto Ata, più di 200 mila lavoratori, altri 2.200 educatori, di ruolo e non, più circa 7.500 dirigenti scolastici.

"Alcuni nostri colleghi di ruolo - scrive sulla rivista OrizzonteScuola.it Alessandra F., una docente non di ruolo dell'astigiano esclusa dalla copertura dei 500 euro per l'aggiornamento - hanno deciso di condividere con noi precari il loro bonus per fare in modo che anche noi "figli di nessuno" potessimo godere di tale aggiornamento, dato che ogni giorno lavoriamo e collaboriamo con loro alla vita di classe. Ovviamente non ho potuto che ringraziare ed essere felice di ricevere il beneficio di un gesto così nobile (…): mi auguro che non sia solo una goccia nel mare, ma che tutti i colleghi di ruolo si ricordino che in passato anche loro sono stati precari, e che anche loro, come noi adesso, siamo quotidianamente costretti ad aggiornarci e a migliorare le nostre conoscenze per dare a tutti i nostri alunni ed alle loro famiglie un servizio migliore".

Intanto l'Anief ha presentato ricorso al Tar per estendere il beneficio del bonus. "Il sindacato - spiega Marcello Pacifico, presidente dell'Anief e segretario confederale della Cisal - reputa fondamentale vincere da subito, in tribunale, questa battaglia di principio e di sostanza: il bonus da 500 euro per l'aggiornamento, dal prossimo anno scolastico dovrebbe tramutarsi in una vera e propria 'card'e perdurare nel lungo periodo. Negli anni a venire. Producendo, oltre alla beffa morale, anche un'ingiusta sostanziosa sottrazione di denaro. Perché quando i collegi dei docenti delibereranno le attività formative obbligatorie da effettuare, tutte le categorie escluse dovranno pagarsi da sé aggiornamenti e strumenti".(ANSA).


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