Energia:scommessa Uruguay,infrastrutture da Paese sviluppato

Rinnovabili ottimizzate e reti tlc di primo livello
10:29 - 16/06/2015 


(di Javier Fernandez) (ANSA) - MONTEVIDEO, 16 GIU - Infrastrutture al livello dei Paesi sviluppati, per attrarre aziende che operano nei settori di punta senza compromettere la qualità della vita o la protezione del medio ambiente: è questa la scommessa che il governo uruguaiano presenta a Milano Expo 2015, con una teleconferenza organizzata dal ministero dell'Industria, con la partecipazione delle principali aziende pubbliche del Paese.

Gonzalo Casaravilla, presidente di Ute (l'elettrica statale) non ha dubbi al riguardo. "Il futuro è elettrico, comunque uno lo guardi" ha detto all'ANSA, per sottolineare lo sforzo portato avanti dal governo per arrivare a "creare un settore radicalmente nuovo, con una nuova matrice per l'approvvigionamento e una attenzione particolare all'ottimizzazione delle risorse".

Le due fonti principali di energia elettrica in Uruguay sono naturali e rinnovabili: l'idroelettrica e l'eolica. La Ute sta scommettendo molto sullo sviluppo dell'eolico, e punta a raggiungere i 1450 MW entro la fine del 2017, per ridurre così al minimo l'apporto termoelettrico, e dunque l'uso di combustibili fossili, nel mix di fonti di energia.

"Ora affrontiamo una doppia sfida -ha spiegato Casaravilla- da una parte dobbiamo investire in linee di trasmissione di alta qualità, per favorire le reti di distribuzione, e dall'altra dobbiamo promuovere la gestione intelligente delle reti, incorporando tecnologie per ottimizzare il consumo e la spesa in elettricità".

E' in queste aree, sottolinea il presidente di Ute, che "gli investitori hanno davvero di che divertirsi": finora il settore ha beneficiato di circa 1,7 miliardi di dollari di investimenti pubblici e 2,5 miliardi di partecipazione privata, ma "c'è ancora molto da fare, e ogni necessità può diventare un'opportunità per chi è interessato"

Andrés Tolosa, presidente di Antel (l'azienda telefonica statale) propone lo stesso ragionamento, ma adattato alle telecomunicazioni, un settore "che nel mondo attuale ha un ruolo strategico nello sviluppo dei paesi, perché sono la piattaforma a partire dalla quale possono prendere slancio diversi servizi, senza alcuna limitazione".

"La nostra rete di fibra ottica nelle case è la vera garanzia per il futuro dell'infrastruttura della telecomunicazioni per il paese -ha spiegato Tolosa all'ANSA- perché è la base che permetterà ad altre industrie svilupparsi con tecnologia di punta, senza avere freni".

Se a questo aggiungiamo "una rete di telefonia mobile di ultima generazione, al livello dei paesi più sviluppati", sottolinea il presidente di Antel, si arriva alla "migliore infrastruttura di telecomunicazioni dell'America Latina", che offre opportunità uniche per gli investimenti in settori come "il software, lo sviluppo di contenuti, la telemedicina e in generale tutte le attività che richiedono tecnologia di punta, con la migliore connettività di dati e la migliore piattaforma per lo sviluppo digitale".

Da parte sua José Coya, presidente della Ancap (Amministrazione Nazionale di Combustibili, Alcol e Portland) segnala come la sua azienda partecipa in un'altra sfida cruciale.

"Il nostro Paese - ha detto all'ANSA - ha bisogno di un grande sforzo nei prossimi anni per la sua infrastruttura fisica

-le strade nazionali, regionali e locali- per cui stiamo
organizzando interventi a scadenza breve, media e lunga". E infatti Ancap sta già preparando un programma quinquennale di approvvigionamento speciale di cemento e altri materiali con il ministero dei Lavori Pubblici.

In materia di energie alternative, Ancap lavora attraverso la sua filiale Alur (Alcol dell'Uruguay) allo sviluppo dei biocombustibili, avendo già raggiunto l'obbiettivo di 5% di biodiesel.


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