>>>ANSA/ Castelli e saloni, ecco gioielli delle dimore storiche

Oggi e domani in tutta Italia,e pensando a Expo si mangia e beve
12:00 - 23/05/2015 




(di Silvia Lambertucci) (ANSA) - ROMA, 22 MAG - Dalla romantica villa Scalea di Palermo, con i suoi sette sontuosi saloni e l'affascinante ninfeo, all'imponente villa Lajolo Piossasco, in provincia di Torino, gioiello settecentesco con un giardino all'italiana che anche il Fai ha voluto inserire nella sua lista dei beni da scoprire. E poi ci sono i castelli, dalla fortezza medievale di Gabbiano nel Chianti, a quella di Cavernago, nel bergamasco, con le sue splendide volte affrescate. Tornano oggi e domani in tutta Italia le Giornate Nazionali delle Dimore storiche, con oltre 200 tra palazzi, ville e manieri privati che aprono le loro porte al pubblico, svelando gioielli spesso strepitosi del patrimonio italiano. E nell'anno di Expo l'occasione è doppia, con l'apertura anche di aziende agricole e cantine di prestigio per una riscoperta della tradizione enogastronomica italiana, accompagnati da mastri vinai e oleari.

Non solo: così come è stato nell'edizione 2014, un ruolo chiave viene affidato ai maestri artigiani impegnati nella manutenzione delle dimore storiche, dai restauratori ai corniciai, dai vetrai a ceramisti, marmisti, bronzisti, argentieri, orologiai, mosaicisti e pittori, che mostreranno al pubblico i loro lavori e racconteranno i loro mestieri con dimostrazioni sul campo. Mentre ad arricchire il programma si trovano qua e là, nelle diverse regioni, mostre, concerti e spettacoli.

Tantissimi i castelli, in certi casi spettacolari, come quello medievale di Brolio, in Chianti, di proprietà della famiglia Ricasoli, con i suoi 230 ettari di vigneti che fanno dell'azienda la più grande del Chianti classico. O quello di Villalta, a Fagagnana (Udine), che con le sue imponenti mura merlate di pietra grigia e le torri svettanti sulla collina inzeppata di smilzi cipressi sembra uscito da una scena delle Cronache di Narnia. Ma ci sono anche gli eremi, come quello, strepitoso, delle Grazie, a Spoleto (Umbria). E poi palazzi, ville, parchi, con occasioni in ogni regione.

In Calabria, per esempio, a Taurianova, apre le porte la splendida Villa Zerbi, dimora costruita a fine '700 in chiave barocco siciliano. E tra le meraviglie di saloni e giardino ci si può fermare per degustare l'olio extravergine di un'azienda agricola locale. Nelle Marche, da non perdere Palazzo Felici nel centro storico di Cagli, dove si potrà visitare il giardino, il vestibolo, il salone d'onore e, per i soci, alcune sale del piano nobile residenza della famiglia Mochi mentre non mancano, per tutti, le degustazioni gastronomiche. A Roma, si può passeggiare, naso all'insù, tra i fastosi saloni di Palazzo Ruspoli. O entrare nei tanti cortili aperti contestualmente dall'iniziativa 'Cortili aperti', curiosando in quello di Palazzo Attolico in via di Parione o in Palazzo Berardi Guglielmi, in via del Gesù, o in Palazzo Borghese a largo Fontanella Borghese.

A Bologna da non perdere i soffitti affrescati di Palazzo Isolani. In Liguria lo strepitoso complesso Monumentale La Cervara-Abbazia di San Girolamo al Monte di Portofino Santa Margherita Ligure. In Trentino l'algido Castel Campo a Fiavè (Trento). A Napoli i cortili delle più belle dimore storiche da palazzo Cellamare a Palazzo Filomarino fino a Palazzo Casamassima. (ANSA).


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