Infanzia: Boschi, fare di più contro disparità di partenza

Istituire tavolo permanente in Conferenza Stato-Regioni
12:21 - 30/03/2015 


(ANSA) - ROMA, 30 MAR - Sul tema dell'infanzia e contro le disparità di condizioni di partenza dei bambini molto lavoro è stato fatto, ma "bisogna fare di più". A partire, "nei prossimi mesi", "dall'individuazione dei loro bisogni" e proseguendo con l'avvio di "un tavolo permanente in conferenza Stato-Regioni". Così il ministro per le Riforme e per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, in occasione della presentazione, oggi a Roma, di un documento di proposta dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza per la "Definizione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali dei bambini".

Sul tema dell'infanzia, secondo Boschi, bisogna essere ambiziosi e "dobbiamo investire sulla centralità del tema prima ancora che sulle risorse che possiamo mettere a disposizione". "Con la riforma costituzionale del 2001 - ha osservato il ministro - lo Stato ha mantenuto la responsabilità per i livelli delle prestazioni perché non ci fossero disparità, ma il quadro non è incoraggiante". In particolare per quanto riguarda le "condizioni economiche e il benessere materiale" dei bambini: "gli anni di crisi ci hanno consegnato dati crescenti sulla povertà relativa e assoluta. E i dati tra nord e sud sono molto diversi. Al sud la povertà assoluta raddoppia. Il lavoro che dobbiamo fare è impegnativo perché dobbiamo aiutare a recuperare alcune regioni rimaste indietro". Il governo, ha ricordato Boschi, "ha messo in atto delle misure per la lotta alla povertà", ma accanto alla "povertà materiale è aperta una riflessione sulla povertà culturale. Per garantire occasioni educative sono stati stanziati ad esempio 400 milioni di euro per un piano di asili nido nel Mezzogiorno".

E anche la riforma della scuola - ha concluso - "presentata venerdì alla Camera" va in questa direzione, perché "abbiamo cercato non solo misure che limitino la dispersione scolastica, ma anche che garantiscano la scuola come luogo in cui avviene un arricchimento completo della persona".(ANSA).


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