Avvocati di strada, ripristinato diritto su case occupate

16:45 - 12/03/2015 


(ANSA) - ROMA, 12 MAR - Sulla possibilità di chiedere la residenza per le famiglie che occupano abusivamente immobili "è stata messa una parziale toppa a un errore del Governo": lo rende noto l'associazione Avvocati di strada.

"Il Piano Casa del Governo approvato nel marzo 2014 - spiega il presidente dell'associazione, l'avvocato Antonio Mumolo - stabilisce che chiunque occupa abusivamente un immobile senza titolo non può chiedervi la residenza. La mossa non ha consentito di liberare più facilmente gli stabili occupati, ma in compenso ha avuto conseguenze molto negative su decine di migliaia di famiglie che occupano immobili vuoti solo perché hanno perso il lavoro e altrimenti finirebbero in strada. Tante famiglie in queste condizioni in questi mesi si sono viste cancellare la residenza proprio per questa norma, e con la residenza hanno perso il diritto di curarsi, di votare, di iscrivere i figli a scuola o ad una associazione sportiva".

"Nel denunciare l'incostituzionalità del Piano Casa - aggiunge Mumolo - avevamo sottolineato un incredibile paradosso: la legge italiana stabilisce che la residenza anagrafica deve essere riconosciuta a tutte le persone che vivono in un dato luogo. Adesso, a distanza di un anno, apprendiamo di una circolare del Ministero dell'Interno (n.633 del 24 febbraio) inviata a tutti i comuni italiani e che prova a fare chiarezza sulla situazione. La circolare sottolinea che dal momento che la legge anagrafica stabilisce che ogni cittadino che vive in un comune ha diritto di prendervi la residenza, se vive in una casa occupata non potrà avere la residenza in quel luogo ma dovrà comunque essere iscritto nell'anagrafe del comune, analogamente a quanto succede alle persone senza dimora che hanno la residenza in Via della Casa Comunale o in altre vie fittizie".

"Ci auguriamo che tutti i comuni italiani e le rispettive anagrafi recepiscano il più presto possibile queste indicazioni e che le famiglie che ora sono senza residenza possano riacquistarla al più presto. Ma chi risarcirà le famiglie che in questo anno hanno subito fortissimi disagi? Quanti drammi silenziosi si sono consumati per queste incaute scelte?" conclude Mumolo. (ANSA).


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