Crisi: città italiane poco competitive, tengono le medie (2)

15:33 - 19/02/2015 


(ANSA) - TORINO, 19 FEB - La diminuzione del benessere delle famiglie, che ha interessato soprattutto le aree urbane del Mezzogiorno, ha colpito anche quelle al Nord. La ricchezza netta complessiva detenuta dalle famiglie è diminuita, avendo inciso maggiormente la diminuzione delle attività finanziarie, colpendo maggiormente il Mezzogiorno (-4,8%) rispetto al Centro (-1,8%) e al Nord (-1%), ed evidenziando una netta distinzione fra Centro Nord e Mezzogiorno. Tuttavia alcuni indicatori fanno pensare a una ripresa di città come Matera, Avellino, Massa Carrara, Benevento, Reggio Calabria. La ricerca sottolinea, in sintesi, una generale perdita di competitività delle grandi aree urbane. Milano, Torino, Roma e Bologna dovrebbero perdere terreno pur conservando livelli di competitività medio-alti. Napoli, Bari, Palermo e Cagliari dovrebbero subire le perdite maggiori. All'opposto dovrebbero guadagnare competitività Firenze, Venezia e Trieste.

La ricerca, condotta da Sinloc (sistema iniziative locali) in collaborazione con l'Istituto Tagliacarne e SiTi, ente strumentale della Compagnia di San Paolo, Fondazione Ismu, è promossa anche da 11 fondazioni di origine bancaria.

"Eppure è solo nelle città da cui un paese come l'Italia - ha osservato il presidente della Compagnia di San Paolo, Luca Remmert - può pensare di ripartire per un futuro più creativo e dinamico". (ANSA).


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