>ANSA-BOX/ Inverno con neve e pioggia nei giorni della Merla

Climatologo, tempesta New York conferma riscaldamento globale
18:10 - 26/01/2015 


(ANSA) - ROMA, 26 GEN - L'inverno che si è fatto finora attendere potrebbe arrivare da giovedì: proprio per i Giorni della Merla, infatti, è attesa una perturbazione che dovrebbe portare neve in pianura al Nord e nubifragi intensi al Sud. "Nel complesso si registrerà un calo delle temperature che le porterà leggermente sotto la media del periodo", spiega Giampiero Maracchi, docente di climatologia all'Università di Firenze, sottolineando che non si tratta di un evento eccezionale. Lo sarà invece la tempesta di neve attesa a New York, che peraltro "non stupisce" il climatologo in quanto "rientra nell'aumento dell'intensità dei fenomeni estremi provocata dal riscaldamento globale che modifica la circolazione atmosferica". La tempesta inoltre, secondo Maracchi, non ha nessuna correlazione diretta con quanto è previsto nei prossimi giorni in Europa e tantomeno in Italia.

Secondo le previsioni dei meteorologi, da giovedì il tempo cambierà radicalmente sull'Italia a seguito dell'imponente discesa di un distaccamento del Vortice Polare verso l'Italia. Faranno ingresso nel Paese, spiega il portale 'iLMeteo.it, venti forti occidentali ed una perturbazione fredda che potrebbe portare la neve fino in pianura al Nord, nubifragi intensi al Sud, specie sulla Campania e poi Sicilia. Fino ad allora le piogge e le nevicate a bassa quota interesseranno le regioni adriatiche, il Sud, specie la Sicilia settentrionale e la Calabria e domani anche la Sardegna. Da fine mese e almeno fino al 10 febbraio, precisano al portale, l'Italia entrerà in una situazione meteorologica molto perturbata per l'invasione, appunto, del Vortice Polare, un massiccio affondo artico diretto proprio in Europa e quindi in Italia.

Se in Italia, e in tutta Europa, il tempo non mostra carattere eccezionale, in America, e in particolare a New York, la situazione è ben diversa. Secondo il sindaco della Grande Mela Bill de Blasio quella in arrivo nei prossimi giorni nella città sarà la più grande tempesta di neve della sua storia. "Gli eventi nevosi a New York - spiega Maracchi, che non è stupito dalla rilevanza della tempesta - spesso sono molto importanti, e il peggioramento delle condizioni meteo in quella zona non ci meraviglia. L'aumento di fenomeni estremi sia legati al freddo che al caldo è connesso certamente all'incremento della temperatura planetaria che modifica la circolazione dell'aria e li provoca".

A determinare la tempesta sarà la bassa pressione sul circolo polare, che, ha sottolineato Maracchi, "provoca una discesa di aria fredda o sul continente americano o su quello europeo. In questo caso è toccato agli Stati Uniti". (ANSA).


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