Italia dei treni spaccata in 2, ok Frecciarossa male Regioni (2)

14:04 - 18/12/2014 


(ANSA) - ROMA, 18 DIC - "La situazione che i pendolari stanno vivendo - afferma il vicepresidente di Legambiente, Edoardo Zanchini - deriva dai tagli al trasporto pubblico e dall'assenza di controlli; responsabili sono il ministero delle Infrastrutture e le regioni. Non è colpa dei Frecciarossa se la situazione è così difficile per i pendolari. Però è vero che quel successo è figlio di investimenti e attenzioni, che oggi si devono spostare nelle aree urbane per dare risposta a quasi 3 milioni di cittadini che ogni giorno prendono il treno".

"Le regioni hanno tagliato in media del 10% con punte del 20%, un treno su cinque - osserva Vincenzo Soprano, Ad Trenitalia - la competizione è la chiave per lo sviluppo della crescita. Ci sono anche regioni che ci hanno puntato; le gare sono l'unica soluzione. Il modello da seguire non è quello inglese ma quello tedesco". Le Frecce e Italia vanno infatti bene: "tra Roma e Milano l'aumento dell'offerta in 7 anni è stato pari al 450% e anche nel 2014 crescono dell'8% i passeggeri". Mentre per esempio ci sono regioni come la Campania in cui "dal 2010 ad oggi sono stati effettuati tagli complessivi del 19% al servizio con punte di meno 50% su alcune linee; la conseguenza è che ci sono 150 mila persone in meno sui treni campani". Anche in Piemonte a causa di meno servizi e della cancellazione di "ben 14 linee" hanno fatto scendere di 33 mila i passeggeri in 4 anni. Pesa anche la questione "tagli e aumento del costo dei biglietti, oltre che la chiusura di alcune linee": tra il 2009 e il 2012 mentre i passeggeri aumentavano del 17% le risorse statali per il trasporto regionale su gomma e ferro veniva ridotto del 25%. Nel 2014 per esempio l'aumento in Calabria è stato del 20% a fronte di un "servizio carente". Tra gli altri aumenti: Piemonte (47%), Abruzzo (25%), Lazio (15%) con un "servizio inadeguato", Liguria (41%, in 4 anni). (ANSA).


Notizie del giorno



Torna su