ANSA/ Week end: Teatro; Fo e la Callas, 7 minuti per Gassmann

A Torino, Santamaria-Gospodin; a Milano Timi-Skianto
14:20 - 26/11/2014 




(di Daniela Giammusso) (ANSA) - ROMA, 26 NOV - Dario Fo con ''Una Callas dimenticata'' e Filippo Timi nel suo ''Skianto'', a Milano; Alessandro Haber e Alessio Boni ne ''Il visitatore'' a Roma e i ''7 minuti'' delle operaie di Yssingeaux diretti da Alessandro Gassmann a Padova; Claudio Santamaria in ''Gospodin'' a Torino e l'''Hamlet'' riletto da Andrea Baracco a Bari: sono alcuni degli spettacoli in cartellone nel week end.

MILANO - Dai trionfi all'oblio, dal palcoscenico alla vita privata. Dario Fo torna in scena, agli Arcimboldi venerdì, per raccontare ''Una Callas dimenticata''. Un ritratto inedito della grande soprano, l'ultimo che Fo ha scritto a quattro mani con la compagna di una vita, Franca Rame. Già in libreria per Panini, il testo è un dialogo a tre voci, in cui la Divina (che il premio Nobel conobbe di persona a 20 anni) ripercorre la sua ascesa, dall'infanzia in Grecia al marito e manager Giovanni Battista Meneghini, dall'incontro con Luchino Visconti ai grandi successi, dalla tormentata storia d'amore con Aristotele Onassis fino agli anni del tramonto. Con Sara Bellodi, Roberta De Stefano, Jacopo Zerbo. Il 28 novembre.

MILANO - Un ragazzino impacciato, con l'abito ''buono'' per il matrimonio del cugino. Filippo Timi torna al Franco Parenti con ''Skianto'', suo più intimo monologo, in cui si concentra sui sentimenti, raccontando la storia di un ragazzino che non riesce a comunicare. Una favola amara, un testo spiazzante che mescola rabbia e dolore a una esilarante ironia-pop. Ad accompagnarlo, voce e chitarra di Andrea Di Donna. Fino al 7 dicembre.

ROMA - Aprile 1938. L'Austria è da poco annessa di forza al Terzo Reich, Vienna è occupata dai nazisti e gli ebrei vengono perseguitati ovunque. In Berggstrasse 19, uno psicanalista attende affranto notizie della figlia Anna, portata via da un ufficiale della Gestapo. Ma l'angosciata solitudine non dura molto: dalla finestra spunta infatti un inaspettato visitatore con una conversazione sui massimi sistemi. Stupefatto, il medico si rende conto di avere di fronte nientemeno che Dio, lo stesso Dio del quale ha sempre negato l'esistenza. Alessandro Haber è Sigmund Freud, il padre della psicanalisi, e Alessio Boni il suo bizzarro avventore ne ''Il visitatore'', tra le più applaudite piéce di Éric-Emmanuel Schmitt, in scena al Quirino Gassman, per la regia di Valerio Binasco. Sullo sfondo della sanguinaria tragedia del nazismo, una domanda fatale: se Dio esiste, perché permette tutto ciò? Con Nicoletta Robello Bracciforti e Alessandro Tedeschi. Fino al 7 dicembre.

PADOVA - Una lotta operaia, al femminile, che diventa l'emblema di tutte le lotte per i diritti acquisiti. Si ispira alla vicenda delle lavoratrici tessili di Yssingeaux, nell'Alta Loira, ''7 minuti'', nuovo testo di Stefano Massoni che Alessandro Gassmann dirige da domani al Verdi. In scena, il lungo braccio di ferro che vide contrapposte le dipendenti di uno dei massimi colossi industriali francesi e i nuovi dirigenti subentrati al controllo. Cast tutto al femminile con Ottavia Piccolo, Paola Di Meglio, Silvia Piovan, Olga Rossi, Maiga Balkissa, Stefania Ugomari Di Blas, Cecllia Di Giuli, Eleonora Bolla, Vittoria Corallo, Arianna Ancarani, Stella Piccioni. Dal 26 al 30 novembre.

TORINO - Dopo il debutto a Roma, Claudio Santamaria arriva questa sera alle Fonderie Limone Moncalieri protagonista di ''Gospodin'', il testo che ha rivelato il talento del drammaturgo tedesco Philipp Loehle. Diretto da Giorgio Barberio Corsetti, lo spettacolo raccoglie una galleria di personaggi comici e strampalati, miserabili e idealisti, per una parabola spietata sull'umanità. Gospodin vive felice finché Greenpeace non gli porta via il lama, la fidanzata lo lascia rubandogli letto e mobili e il suo amico del cuore usa il suo televisore per farne una video installazione. Con Valentina Picello e Marcello Prayer. Dal 25 al 30 novembre.

BARI - Riparte da Shakespesare e dall'''Hamlet'' riletto da Andrea Baracco, la stagione di prosa del Petruzzelli, da venerdì con Lino Musella nel ruolo del principe di Danimarca. ''Non un fine intellettuale che dubita e riflette - spiega il regista - ma un corpo malconcio e non baciato dalla grazia. Il nostro Amleto si porta addosso i segni di una deriva, la propria e quella di un'intera collettività. E' l'uomo di oggi fragile e compromesso, che si trova costantemente a ruzzolare a terra inciampando nelle trappole che qualcuno ha con cura depositato a terra''. Con Eva Cambiale, Paolo Mazzarelli, Michele Sinisi, Andrea Trapani, Woody Neri, Livia Castiglioni e Gabriele Lavia in audio e video. Il 28 e 29 novembre. (ANSA).


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