Caccia: Lipu, troppe le specie cacciabili in declino

Ma cala il numero di chi pratica l'attività venatoria
17:44 - 17/09/2014 


(ANSA) - ROMA, 17 SET - Caccia alle specie in declino, calendari venatori che non rispettano le indicazioni comunitarie e dell'Ispra, uso di richiami vivi e bracconaggio. E' preoccupante, secondo la Lipu, lo scenario della nuova stagione venatoria che partirà domenica 21 settembre, dopo che 13 Regioni hanno anticipato fissando le pre-aperture dal primo settembre.

Anche quest'anno - dice la Lipu - le doppiette colpiranno uccelli selvatici che soffrono di uno stato di conservazione sfavorevole. Si tratta di 18 specie su 32, dal moriglione alla marzaiola, dalla coturnice al fagiano di monte. Inoltre, i calendari delle Regioni rispettano solo in parte le indicazioni comunitarie recepite in Italia dall'art. 42 della legge comunitaria 2010. Per molte specie, infatti, si sparerà in gennaio, in periodo di migrazione 'prenuziale'.

''Molte Regioni faticano ancora a tenere in conto la biodiversità, continuando a varare calendari venatori che rispondono più alle esigenze del mondo venatorio che della conservazione della natura'', afferma il presidente della Lipu, Fulvio Mamone Capria.

Accanto ai tasti dolenti, c'è tuttavia ''una buona notizia: la caccia registra un calo costante e inesorabile dei praticanti, il cui numero ufficiale sembra oggi sceso a poco più di 600mila unità, con crisi soprattutto nelle roccaforti venatorie come ad esempio la Lombardia'', dichiara Mamone Capria. ''Segno che l'Italia e gli italiani non amano i fucili''.(ANSA).


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