Stamina: tribunale si riserva su reclamo famiglia Sofia

Legale genitori, sacrosanto diritto piccola a cure
12:08 - 02/09/2014 


(ANSA) - LIVORNO, 02 SET - Il collegio del Tribunale di Livorno si è riservato oggi la decisione nell'udienza sul reclamo della famiglia De Barros contro l'ordinanza del 24 luglio scorso che aveva dichiarato inammissibile l'istanza in cui si chiedeva fossero presi tutti i provvedimenti per la prosecuzione delle cure alla piccola Sofia, e in particolare sulla nomina di un ausiliare del giudice.

"E' ora di finirla con questi comportamenti ostativi sia da parte degli ospedali di Brescia che da parte della Procura di Torino - ha detto alla fine dell'udienza l'avvocato della famiglia della piccola Sofia, Federico Scavetta -. Da una parte c'è un'ipotesi di reato, dall'altra c'è il sacrosanto diritto della piccola Sofia a ricevere le cure. Anche oggi abbiamo richiesto che venga trovato il modo per esigere queste infusioni". Nel frattempo, infatti, come ha spiegato il legale, c'è stato il sequestro preventivo da parte del Gip di Torino delle cellule e degli strumenti utili alle infusioni, rispetto al quale è stata richiesta dalla famiglia De Barros istanza di riesame.

"E' fondamentale specificare che nessuno ha scientificamente dimostrato che il metodo Stamina è nocivo - ha commentato poi il padre di Sofia, Guido De Barros -. Se lo si fosse dimostrato saremmo stati i primi a impedire la prosecuzione delle cure a Sofia. Quindi tutto quello che si fa per impedire le infusioni ai bambini che hanno trovato giovamento dalla cura è contro la vita. Noi continueremo a fare tutto il necessario per garantire a Sofia e agli italiani di domani una giustizia più equa e soprattutto il diritto alla vita. Noi non stiamo con Stamina a prescindere - ha concluso De Barros - noi siamo per il diritto alla vita e stiamo con chi ci propone soluzioni efficaci per alleviare le sofferenze di chi è affetto da patologie ufficialmente senza cure".


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