Riforme: Upi, nel 2014 servizi restano tutti ma senza soldi

Pastacci, su province ancora tanta disinformazione
16:26 - 22/07/2014 


(ANSA) - ROMA, 22 LUG - "La disinformazione sulle Province non accenna ad essere superata", ma le Province "ci sono ancora, erogano servizi essenziali, e a settembre ci saranno le elezioni per i nuovi organi guidati dai Sindaci. Il problema č come riuscire ad assicurare il mantenimento dei servizi, con lo stato drammatico in cui versano i bilanci a causa di oltre 1,6 mld di tagli imposti dalle manovre economiche per il 2014. La cattiva informazione non aiuta, anzi, fa solo pių confusione". Lo dichiara il Presidente dell'Upi, Alessandro Pastacci.

"Le Province - č detto in una nota - anche dopo la riforma Delrio sono enti con funzioni fondamentali assegnate loro dalla legge statale, e sono ancora istituzioni riconosciute e garantite dalla Costituzione. Tra i servizi che la legge Delrio attribuisce alle Province, anche dopo la riforma, vi č la gestione, la messa in sicurezza, la costruzione e la manutenzione di oltre 130 mila chilometri di strade, su cui intervengono quando, come purtroppo accade in questo periodo, ci sono allagamenti o frane per permettere la circolazione dei cittadini. Cosė come č e resta una funzione fondamentale delle Province la gestione di tutte le scuole superiori italiane, oltre 5.100 edifici, di cui hanno la responsabilitā sia della gestione ordinaria sia degli investimenti per la messa in sicurezza o la costruzione di nuove scuole". Inoltre, ricorda l'Upi, "devono gestire i piani di intervento quando si verificano eventi di dissesto idrogeologico e gestiscono ancora i Centri per l'Impiego, le politiche per il lavoro, e tutti i servizi compreso il trasporto degli alunni disabili, almeno finché le Regioni e lo Stato non sigleranno l'accordo per ridistribuire queste funzioni".

"La questione essenziale č che per assicurare questi servizi non ci sono pių risorse, perché i Governi che si sono susseguiti non hanno fatto che tagliare i bilanci e prendere una parte corposa delle entrate tributarie proprie di queste istituzioni: dei 2 miliardi di Rca delle Province, tanto per chiarire, nel 2014 700 milioni sono stati presi dallo Stato. I tributi che dovrebbero servire a coprire il costo dei servizi ai cittadini, visto che di trasferimenti statali non ce ne sono pių da anni, sono stati usati per pagare le spese delle amministrazioni centrali".

"E' su questa emergenza che stiamo cercando di avere una risposta sensata dal Governo e dal Parlamento, ed č per questo che abbiamo avviato l'analisi dei bilanci delle Province con il Ministero dell'interno e con la Ragioneria generale dello Stato. E' essenziale, proprio per dare piena attuazione alla riforma delle Province, che si chiarisca quante risorse servono per coprire i costi delle funzioni fondamentali assegnate dalla legge alle Province, e garantirne la copertura. Altrimenti a pagarne le conseguenze saranno i cittadini, che non hanno interesse a sapere quale sia l'istituzione che eroga loro i servizi, ma a poterli avere, come č loro diritto", conclude la nota. (ANSA).


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