Immigrazione:Vaticano,Stati spesso incapaci gestire fenomeno

P.Bentoglio, diritto emigrare dovrebbe essere garantito a tutti
17:06 - 24/06/2014 


(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 24 GIU - Il fenomeno migratorio, "a cui spesso le istituzioni stanno assistendo con indifferenza e incapacità di gestione, continua a denunciare lo squilibrio fra le diverse aree del mondo, dove la disparità di accesso alle risorse rende i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri". Lo sottolinea padre Gabriele F. Bentoglio, sottosegretario del Pontificio Consiglio Migranti e Itineranti, nel suo intervento al Corso di formazione organizzato dalla Fondazione Migrantes, sul tema "Linee di pastorale migratoria", in corso a Roma. "Il diritto di emigrare, che dovrebbe essere garantito a tutti, corrisponde - aggiunge padre Bentoglio - al diritto a restare, per costruire in patria un futuro migliore per i singoli e per le collettività. Entrambi, in ogni caso, devono essere subordinati ad un concetto più ampio di cittadinanza, dove non vi siano confini per un mondo che tutti devono sentire come patria universale, come luogo di passaggio e anticipazione della patria definitiva ed eterna". Siamo "sempre più interpellati a coniugare l'impegno dell'evangelizzazione con i doveri della promozione umana", dice Bentoglio, citato dalla Radio Vaticana, sul lavoro degli operatori pastorali.

Il sottosegretario del dicastero vaticano trae dal fenomeno migratorio l'impressione di una massa abnorme, quasi inconcepibile nella sua reale dimensione, fatta di senza patria, senza casa, senza lavoro - e viceversa gravata di tutte le precarietà in termini di tutele, diritti, accoglienza - che vaga sulla carta geografica come una gigantesca mano tesa verso chiunque possa aiutarla a rinascere. Parla di 16 milioni di rifugiati - tra cui i richiedenti asilo e i palestinesi sotto l'Agenzia Onu di soccorso e lavoro - quasi 29 milioni di sfollati interni a causa di conflitto, 15 milioni di profughi generati da pericoli e disastri ambientali e altri 15 a causa di progetti di sviluppo. Prosegue poi citando anche gli apolidi, una schiera di "invisibili" (12 milioni) senza cittadinanza e senza diritti, e gli zingari (36 milioni) che vivono in Europa, nelle Americhe, in alcuni Paesi dell'Asia, 18 milioni dei quali solo in India, terra originaria di tale popolazione. Nel quadro della mobilità, anche se per motivi non di emergenza, disagio o integrazione, vanno inoltre inclusi sia gli studenti internazionali (cifra stimata: 7 milioni entro il 2025) e i turisti, un esercito di 980 milioni persone registrato nel 2010.

Di fronte a questi numeri da capogiro la Chiesa si interroga da sempre e agisce sul piano pastorale e solidale. Padre Bentoglio rilegge la specifica azione ecclesiale per i migranti alla luce dell'Evangelii Gaudium di Papa Francesco, che ribadisce come "indispensabile" il "prestare attenzione" alle "nuove forme di povertà e di fragilità", tra cui quelle dei senzatetto, dei rifugiati, dei migranti. (ANSA).


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