Fondi Ue: a 14 città metropolitane un miliardo con i Pon

Ministri Trigilia e Delrio incontrano i sindaci
18:11 - 11/02/2014 


(ANSA) - ROMA, 11 FEB - Il ministro per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia, ha incontrato oggi, insieme al ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio, i sindaci delle 14 Città metropolitane per illustrare le linee essenziali del Programma operativo nazionale (Pon) "Città metropolitane", il progetto inserito nella nuova programmazione dei fondi europei 2014-2020. Il Programma si colloca nel contesto dell'Agenda urbana europea per le politiche di coesione e si pone l'obiettivo di rafforzare il ruolo delle grandi città attraverso la realizzazione di pochi progetti. "Le città - ha spiegato Trigilia - sono sempre state un incubatore di innovazione e oggi puntare sulle città metropolitane significa intervenire su territori in cui è concentrata il 30% della popolazione e dell'occupazione del Paese e dove è prodotto il 35% del Pil nazionale. Inoltre, il 40% dei brevetti depositati è nato in questi territori".

L'iniziativa interviene in parallelo ai Programmi operativi regionali (Por) per sostenere interventi che saranno promossi nelle dieci Città metropolitane (Roma, Bari, Bologna, Genova, Firenze, Milano, Napoli, Torino, Reggio Calabria e Venezia) individuate con il disegno di legge "Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di comuni", approvato dal Governo ed attualmente al vaglio del Senato, e le 4 Città metropolitane delle Regioni a statuto speciale (Cagliari, Catania, Messina e Palermo), così come previsto dalla rispettiva normativa regionale.

A queste aree saranno destinate risorse per un totale di circa un miliardo di euro. In particolare, a ciascuna città del Sud andranno dagli 80 ai 100 milioni, mentre a quelle del Centro-Nord e della Sardegna dai 35 ai 40 milioni. Per la definizione dei contenuti progettuali, il Programma avrà come interlocutori i sindaci dei Comuni capoluogo (Autorità urbana), ai quali è anche demandato il compito di costituire partnership e progetti di scala inter-comunale. Da questo punto di vista, per ciascuna Città Metropolitana, il territorio in cui si interverrà non sarà strettamente vincolato ai confini politico-amministrativi, ma potrà estendersi ad altri territori sulla base di motivazioni legate ad interdipendenze funzionali.

Nel progetto saranno coinvolte anche le Amministrazioni regionali, chiamate a sostenere, con specifiche linee di attività dei Programmi operativi regionali, le altre componenti dell'Agenda urbana, ed in particolare l'"Inclusione sociale" e i "Servizi avanzati e filiere produttive", legate all'innovazione.

Il documento presentato oggi ai sindaci prevede come principale linea d'azione l'utilizzo dello strumento "Città intelligente/Smart city" per il ridisegno e la modernizzazione dei servizi urbani, attraverso piani di investimento per il miglioramento delle infrastrutture di rete e dei servizi pubblici e con ricadute dirette e misurabili sui cittadini residenti e, più in generale, sugli utilizzatori della città.

Tre i principali risultati attesi: aumento della mobilità sostenibile, riduzione dei consumi energetici, diffusione di servizi digitali. Inoltre, per le Città delle Regioni meno sviluppate il Pon potrebbe sostenere alcuni interventi e sperimentazioni per l'inclusione sociale.

Il percorso avviato oggi dovrà concorrere alla definizione del documento di Programma da notificare alla Commissione Europea, nella versione finale dell'Accordo di Partenariato sul nuovo ciclo dei fondi comunitari 2014-2020. (ANSA).


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