>>>ANSA/ Insegnante scomparsa, si cerca il rifugio di Christiane

Questore Aosta: 'Ipotesi pių realistiche sono le pių infauste'
19:54 - 04/01/2014 


(ANSA) - SAINT-NICOLAS (AOSTA), 4 GEN - Christiane Seganfreddo, l'insegnante di Aosta scomparsa da sei giorni, forse č stata ospitata o aiutata da qualche amico nella sua fuga dalla malattia agli occhi, cosė insopportabile per lei, insegnante d'arte e appassionata di natura e montagna. E' su questa ipotesi investigativa che la polizia ha oggi svolto accertamenti specifici nel centro di Saint-Nicolas, il comune dell'alta Valle d'Aosta dove testimoni dicono di averla vista due giorni fa, ma al momento nessuno pare averle dato rifugio.

Cosė, dopo le ricerche senza esito nella bufera di neve durate tutta la giornata di oggi, si vagliano anche i possibili scenari alternativi sulla sorte della 43enne, madre di un bimbo di due anni, scomparsa da casa dal 30 dicembre scorso. E al momento ''le ipotesi pių realistiche sono quelle pių infauste'', dichiara il Questore di Aosta Maurizio Celia: ''le condizioni climatiche rendono impossibile per una persona girare tutte queste notti all'addiaccio''.

Vigili del fuoco, soccorso alpino valdostano, corpo forestale, soccorso alpino della guardia di finanza e unitā cinofile specializzate nella ricerca di persone hanno perlustrato oltre 200 case nelle frazioni alte di Villeneuve, Saint-Pierre e Saint-Nicolas, dove č allestito il posto di comando avanzato che coordina le ricerche. Hanno bussate alle porte delle case, mostrando la foto della donna a residenti e turisti, perlustrato ruderi e fienili, percorrendo oltre 70 chilometri di sentieri. Nulla č stato tralasciato: Christiane, la cui presenza č attestata in quelle zone un paio di giorni fa da due testimonianze concordanti, potrebbe essere lė.

E dopo l'esito negativo delle ricerche in 20 villaggi dell'alta Valle d'Aosta, nel pomeriggio alcune squadre di soccorritori sono tornate lā dove tutto č iniziato. Tra viale Gran San Bernardo, sulla prima collina di Aosta, e l'area Saumont, un parco che si trova a poche centinaia di metri da dove Christiane abita insieme al suo compagno, in un appartamento nella villa di famiglia. Lā dove, alle 5 di mattina del 30 dicembre, la rete telefonica ha agganciato per l'ultima volta il suo cellulare. Casolari e baracche in cui la donna potrebbe essersi rifugiata. Ma anche qui, nessuna traccia.

''Domani potremmo allargare l'area di ricerca, in base alla situazione meteorologica valuteremo come muoverci'', anticipa Fabio Giovinazzo, vice-comandante dei vigili del Fuoco della Valle d'Aosta. (ANSA).


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