>ANSA-INTERVISTA/ TURISMO: BOCCA, ROTTAMARE HOTEL E SOLDI A ENIT

PRESIDENTE ALBERGATORI, SCADENTE ATTENZIONE GOVERNO AL SETTORE
10:09 - 27/09/2012 




(di Valentina Roncati) (ANSA) - ROMA, 27 SET - 'Rottamazione' degli alberghi ormai fuori mercato, piu' soldi al'Enit ''per permettere all'Italia di poter avere una promozione vera sui mercati stranieri'', un ministero del Turismo dedicato ''che sia dotato di portafoglio'' anche se in joint venture con i Beni Culturali. E soprattutto una governance chiara del settore. Il presidente di Federalberghi, la Federazione aderente a Confcommercio che riunisce circa 27 mila strutture alberghiere su 34 mila esistenti, Bernabo' Bocca, lancia venti proposte per il rilancio del settore che si accinge ad inviare a tutti i segretari dei partiti, in vista della prossima campagna elettorale, e al ministro del Turismo, Piero Gnudi, affinche' almeno alcuni punti siano inseriti nel Piano strategico per il turismo italiano, che le categorie aspettano con trepidazione.

E questo perche', spiega Bocca all'ANSA senza troppi peli sulla lingua, ''l'attenzione al turismo, da parte degli ultimi governi, e' stata scadente. Nelle ultime 10 Finanziarie la parola turismo non e' mai comparsa. L'unico interessamento che si e' avuto, negli ultimi 5 anni, e' stato per introdurre la tassa di soggiorno''. ''A parte i proclami e le promesse - registra Bocca - i fatti concreti sono stati ben pochi''.

Ecco perche' gli albergatori avanzano le loro proposte, alcune delle quali innovative. Come quella della rottamazione delle imprese non piu' remunerative. ''Come per il Piano Casa - spiega Bocca - serve una direttiva del Governo affinche' gli alberghi non piu' in grado di stare sul mercato vengano rottamati. Saranno poi le Regioni a legiferare, ma serve un provvedimento del governo. In Italia abbiamo una offerta esagerata rispetto alla domanda dovuta al fatto che negli anni, oltre agli alberghi, sono proliferati i bed and breakfast e le case in affitto per soggiorni brevi. Bisogna fare pulizia''. Gli albergatori chiedono anche di incentivare con crediti d'imposta e premi di volumetria la riqualificazione delle strutture e di favorire, con i mutui agevolati, l'acquisto delle strutture ricettive da parte delle imprese che, non essendone proprietarie, non possono provvedere a ristrutturazioni che spesso sarebbero necessarie.

Ma soprattutto, a Bocca sta a cuore la governance. ''Qualunque proposta facciamo al ministro in carica - spiega - veniamo messi in guardia sul fatto che le Regioni impugneranno quel provvedimento. Cosi' e' tutto bloccato. E' necessario che il turismo venga inserito tra le materie attribuite alla competenza concorrente tra Stato e Regioni (oggi la materia e' di competenza esclusiva delle Regioni, ndr) e che la regia delle politiche nazionali sia affidato ad un ministero con specifiche competenze e dotato di fondi''.

Essendo imprenditori, anche l'aspetto fiscale sta a cuore agli albergatori: ''il mondo e' cambiato - osserva Bocca - e le tariffe sono e rimarranno ormai piu' basse mentre il costo dell'intermediazione si e' alzato. Bisogna consentire agli alberghi di pubblicare i prezzi al netto dell'Iva, ridurre le commissioni dovute ai gestori delle carte di pagamento e istituire zone franche per rilanciare aree turistiche in crisi profonda''.

Ma sono tante le proposte avanzate da Federalberghi. Tra le piu' innovative, quella di consentire alle strutture ricettive, di vendere prodotti e servizi complementari, quali biglietti per attrazioni, manifestazioni, eventi. Ma anche liberare i milioni di pezzi sconosciuti che giacciono nei depositi dei musei consentendone l'esposizione nelle hall degli hotel o nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti. ''Giochiamoci tutte le carte - incita Bocca - a partire dalla cultura. Non c'e' al mondo nazione dotata di beni culturali piu' dell'Italia. Ripartiamo da qui''. (ANSA).


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