MAFIA: NASCE 'CARTA DI PISA', CODICE ETICO PER ENTI LOCALI

VARATA DA 'AVVISO PUBBLICO', PER TRASPARENZA E LEGALITA' IN P.A.
18:23 - 27/02/2012 


(ANSA) - ROMA, 27 FEB - Un codice etico per gli amministratori pubblici che intendono rafforzare la trasparenza e la legalita' nella pubblica amministrazione, in particolare contro la corruzione e l'infiltrazione mafiosa: queste in sintesi le finalita' della 'Carta di Pisa', codice etico messo a punto da 'Avviso Pubblico' (la rete nazionale degli enti locali per la formazione civile contro le mafie) con il contributo di un gruppo di esperti composto da amministratori locali, docenti universitari e funzionari della pubblica amministrazione. La 'Carta di Pisa', e' stato sottolineato dal presidente di Avviso Pubblico Andrea Campinoti, sindaco di Certaldo (Firenze), potra' essere adottata con un atto del Sindaco o del Presidente della Provincia o della Regione, con una delibera di giunta o di consiglio, ma anche da un singolo consigliere su numerosi temi, come la trasparenza, il conflitto di interessi, il finanziamento dell'attivita' pubblica, le nomine in enti e societa' pubbliche, i rapporti con l'autorita' giudiziaria e i rapporti con i mezzi di comunicazione, prevedendo tra l'altro anche sanzioni per un eventuale inadempimento, prevedendo nell'ordine il richiamo formale e la censura pubblica, fino alla revoca della nomina o del rapporto fiduciario. Secondo i presentatori del codice (tra cui il docente dell'Universita' di Pisa Alberto Vannucci, il suo collega di Siena e componente della commissione di studio sulla trasparenza e prevenzione nella P.a. Bernardo Giorgio Mattarella, il magistrato della Corte dei Conti e anch'egli componente della commissione sulla P.a. Ermanno Granelli, il presidente di Legautonomie e sindaco di Pisa Marco Filippeschi e l'ex presidente della Commissione parlamentare antimafia Francesco Forgione) il testo ''intende essere una risposta all'attuale situazione di corruzione dilagante, nonostante i 20 anni che ci separano dall'inizio di Mani Pulite''. La dimensione di questo fenomeno, ha spiegato Campinoti, ''impone la presenza di un contributo anche da parte di chi, come me, e' al servizio della comunita' e del territorio''.

Da parte sua Vannucci ha sottolineato l'importanza dell'introduzione di regole che introducano ''divieti su condotte a rischio preparatorie per atti di corruzione'' e ''il divieto di operare in condizioni di conflitto d'interesse''. Secondo Mattarella invece il Codice ha il pregio ''di agire sulle regole di comportamento, ambito sul quale i nostri codici sono piuttosto carenti''. Soddisfatto infine il sindaco di Pisa Filippeschi: ''sono contento che il nome della mia citta' venga associato a un'iniziativa cosi' importante'', ha affermato. E a suo giudizio ''e' significativo che il Codice etico possa essere adottato anche da singoli sindaci''. I presentatori e gli autori della Carta hanno sollecitato Anci, Upi e Conferenza delle Regioni a diffonderla quanto piu' possibile all'interno delle proprie organizzazioni. (ANSA).


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