IMMIGRAZIONE: IN VDA AUMENTA OCCUPAZIONE MA CALANO RIMESSE


21:00 - 27/10/2011 


(ANSA) - PONT-SAINT-MARTIN (AOSTA), 27 OTT - Cresce l'occupazione degli immigrati ma diminuisce l'ammontare delle rimesse fatte ai paesi di origine. A fotografare la situazione dell'immigrazione in Valle d'Aosta e' il Rapporto 2011 Caritas/Migrantes, redatto da William Bonapace e Monica Monteu Giolitto, presentato stasera a Pont-Saint-Martin, e incentrato sul tema 'Oltre la crisi, insieme'.

In Valle d'Aosta sono presenti circa 9.000 stranieri, rappresentanti di 107 collettivita' estere, anche se le tre principali (marocchina, romena e albanese) raggiungono da sole oltre il 60% delle presenze; i due gruppi prevalenti, quello marocchino e quella romeno, costituiscono rispettivamente il 26,5% e il 23,3% dell'intera popolazione straniera in regione, ''con la differenza - osservano i ricercatori - che il primo e' caratterizzato da una maggiore presenza di uomini (51,4%) mentre il secondo e' rappresentato in prevalenza dalle donne (58,6%), occupate molto probabilmente nel comparto sanitario e di cura alla persona''.

Secondo l'analisi dei ricercatori, nel 2010 i lavoratori nati all'estero sono 7.222 contro i 6.875 del 2009, con un aumento pari al 5%. Un ulteriore dato riguarda l'intraprendenza del mondo migrante con la creazione di imprese sempre in crescita: le imprese con titolare straniero sono 371 delle quali 50 sono dirette da donne.

Bonapace e Monteu Giolitto sottolineano poi che la crisi ha avuto ricadute anche sulle rimesse ''visto che per la prima volta dal 2005 l'importo complessivo inviato ai paesi di provenienza e' risultato inferiore a quello dell'anno precedente''. Nel 2010, infatti, la cifra spedita dagli immigrati della Valle d'Aosta e' stata di 7.557.000 di euro, inferiore sia agli 8.249.000 del 2009 sia ai 7.972.000 del 2008. La riduzione degli importi ha coinvolto tutte le nazionalita', a partire da quella romena che ha inviato 1.779.000 euro contro i 1.888.000 dell'anno precedente. Anche i marocchini hanno ridotto le loro rimesse, portandole a 1.098.000 euro (erano state di 1.454.000 euro nel 2009). (SEGUE).


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