CALCIOPOLI: GAZZONI A DELLA VALLE, SPIEGHIAMO, MA AI GIUDICI

DINAMICA TUTTI COLPEVOLI ANNULLIAMO IL REATO E' UN AFFRONTO
14:36 - 22/07/2011 


(ANSA) - BOLOGNA, 22 LUG - ''Della Valle vuole un tavolo per spiegare Calciopoli? Credo che gli scranni del Tribunale bastino e avanzino''. Giuseppe Gazzoni Frascara, ex azionista di maggioranza del Bologna e tra i grandi accusatori di Calciopoli, replica con una battuta all'azionista di maggioranza della Fiorentina, che ieri ha invitato Massimo Moratti a partecipare a un ideale ''tavolo pacificatore'' per chiudere una volta per tutte la vicenda.

''Non so - sottolinea Gazzoni - se Moratti, e Facchetti, e dunque la societa' nerazzurra, fossero o meno implicati nella vicenda. Ma a parte che leggendo le intercettazioni rilevate dal procuratore Palazzi mi sembra che le conversazioni fra Facchetti e i designatori, cosi' come quelle di Moratti e degli altri diregenti di sei diverse squadre di serie A, siano prive di malizia, a differenza, a mio avviso, di quelle rilevate fra Moggi e i fratelli Della Valle, fra Sandro Mencucci e il vice presidente Mazzini circa quello che e' stato esposto in maniera molto precisa dal Gup De Gregorio nella sentenza di primo grado nei confronti di Giraudo. In questa vi sono ben 20 pagine riguardanti il cosiddetto 'salvataggio della Fiorentina', e si precisa che proprio questa operazione e' la conferma del potere occulto della 'cupola' che governava all'epoca il campionato di serie A. E a parte che il diritto alla difesa nel caso di Facchetti riveste caratteri di impossibilita' per le purtroppo tristi note vicende, e quindi mancherebbe una testimonianza basilare per un'eventuale quanto improbabile accusa verso questo grande campione dello sport, trovo quantomeno curioso, per usare un eufemismo, il concetto implicitamente espresso da Della Valle. Come se l'eventuale reato ascrivibile all'Inter cancellasse quelli gia' al vaglio della giustizia''.

Secondo Gazzoni, che si e' sempre considerato una delle principali vittime di Calciopoli (e ne ha risentito pesantemente anche il suo patrimonio personale), ''anche davanti a una eventuale pluralita' di illeciti, questi vanno tutti sanzionati sia dalla giustizia sportiva sia, se ve ne sono gli estremi, anche dalla giustizia penale e/o civile''.

''E' una dinamica che gia' altre volte e in altri campi si e' cercato di attivare - e' la conclusione dell'ex numero uno del Bologna -: dato che siamo in molti, se non tutti, a essere colpevoli, annulliamo il reato... Mi sembra francamente un affronto a tutti coloro che il danno l'hanno subito sulla propria pelle, a cominciare dai tifosi e, naturalmente, a chi, come il sottoscritto, ha subito il danno della retrocessione sia in termini economici che di immagine''. (ANSA).


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