DECRETO FONTI RINNOVABILI, NORMATIVA ANCORA WORK IN PROGRESS

(NOTIZIARIO ENERGIA VALLE D'AOSTA)
10:43 - 22/02/2011 


(ANSA) - AOSTA, 22 FEB - Mentre prosegue l'iter per l'approvazione sullo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 2009/28/CE sulla promozione delle fonti rinnovabili - approvato dal Consiglio dei ministri a fine novembre in prima lettura - emergono giudizi divergenti tra i produttori di energia e attori del settore. Pareri non unanimi anche all'interno delle commissioni ministeriali, che hanno presentato osservazioni e proposte di correttivi.

Il nuovo testo - composto da 39 articoli e 4 allegati tecnici

- interviene su molteplici fronti, puntando in primis ad avere
un sistema di incentivi fino alla scadenza del 2020 che faccia crescere l'utilizzo delle fonti rinnovabili attraverso un decremento degli aiuti pubblici. Tra le novita' introdotte dal decreto spicca la revisione del meccanismo degli incentivi: il quadro resta invariato per gli impianti per la produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2012 - con alcuni correttivi - mentre per quelli che entreranno in esercizio a partire dal primo gennaio 2013 la proposta e' di applicare incentivi che consistono in tariffe fisse per i piccoli impianti fino a 5 MW e in aste al ribasso per quelli di dimensioni maggiori. Inoltre, per gli impianti a biomasse, biogas e bioliquidi sostenibili e' prevista una tariffa 'binomia' con una parte legata all'andamento dei costi della materia prima.

Il decreto definisce anche una maggiore semplificazione amministrativa e nuovi obblighi di efficienza energetica per gli edifici: e' disposta la fine del meccanismo dei certificati verdi e il passaggio alla tariffazione incentivante ('feed in') con l'obbligo per le societa' distributrici di energia di garantire un accesso prioritario alla rete elettrica ai produttori di energie rinnovabili, nonche' di acquistare l'energia cosi' prodotta ad una tariffa fissa e garantita. Inoltre i certificati di origine dell'elettricita' prodotta da fonti rinnovabili non potranno piu' essere utilizzati ai fini del raggiungimento degli obiettivi nazionali di sviluppo delle fonti rinnovabili.

Il Gestore Servizi Elettrici dovra' ritirare annualmente i certificati verdi fino al 2015, eventualmente eccedenti quelli necessari per il rispetto della quota d'obbligo. Il prezzo di ritiro dei predetti certificati e' pari al 70% del prezzo. Infine novita' sulla concessione di finanziamenti agevolati per interventi nel settore delle rinnovabili riguardano anche il Fondo rotativo per Kyoto: la durata massima dei finanziamenti a tasso agevolato per Regioni ed enti locali non potra' superare i 180 mesi (nella Finanziaria 2007 erano 72 mesi).

Il Decreto ha gia' ottenuto il via libera da parte della Conferenza delle Regioni che ha pero' posto alcune condizioni, tra cui l'abbandono di ipotesi di commissariamento delle Regioni stesse nel caso non si raggiungano gli obiettivi prefissati. Inoltre le Regioni chiedono ''la previsione dell'intesa Stato-Regione per gli impianti geotermici sperimentali'', sottolineano ''la necessita' di un migliore coordinamento fra norme relative alle Regioni e le deleghe che queste possano aver gia' assegnato agli Enti locali''. L'ok ''condizionato'' ha poi riguardato temi quali i grandi impianti solari, gli impianti a biomasse, e le quote di produzione di energia rinnovabile per ogni regione ('burden sharing'). (ANSA).


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