>>>ANSA/ TARIFFE: DA GENNAIO PEDAGGI +3,3%,CONSUMATORI INSORGONO

RETE ASPI +1,9%,IN VAL D'AOSTA +14%;AISCAT,GUARDATI INVESTIMENTI
19:37 - 30/12/2010 


(ANSA) - ROMA, 30 DIC - Dal primo gennaio i pedaggi autostradali aumenteranno in media del 3,3%, con la rete di Autostrade per l'Italia in rialzo dell'1,9% e la Val d'Aosta che registra il picco di un +14%. I consumatori insorgono e quantificano l'aggravio in 20-25 euro, ma l'Aiscat risponde che i rincari tengono conto degli investimenti fatti dalle concessionarie.

A firmare i decreti con gli aumenti, in base all'istruttoria condotta dall'Anas, sono stati i ministri delle Infrastutture e dei Trasporti e dell'Economia. Se l'aumento medio ponderato per l'intera rete e' del 3,3%, molto diversificati sono i rialzi per le diverse concessionarie. Si va dal +14,15% di Rav Spa, il Raccordo autostradale della Val d'Aosta, al -6,56% delle Autostrade Meridionali, passando per il +1,92% di Autostrade per l'Italia (Aspi), la rete piu' grande che ha circa 2.800 chilometri in concessione. Sempre con decorrenza dal primo gennaio, inoltre, la misura dell'integrazione del canone annuo di concessione corrisposta direttamente all'Anas, e' integrata di un importo pari a 2 millesimi di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B e a 6 millesimi di euro a chilometro per le classi di pedaggio 3,4 e 5.

Se l'aumento per la rete Aspi e' grosso modo in linea con le previsioni, alcuni degli altri rincari preoccupano e scandalizzano i consumatori. In particolare, il responsabile di Federconsumatori, Rosario Trefiletti, parla di un aggravio annuo di 20-25 euro e trova particolarmente gravi gli aumenti della zona Nord-Ovest del Paese e dell'Abruzzo. Nel primo caso, oltre al rincaro sulla Rav, si mettono in evidenza i tratti Novara Est-Milano e Torino-Novara, che crescono di oltre il 12%: ''Si tratta di aumenti che incideranno non solo sugli automobilisti, ma anche sui prodotti trasportati: sono percentuali elevate e gravi''. Per quanto riguarda la Strada dei Parchi (+8,14%), Trefiletti rileva che si tratta di una ''vergogna totale, perche' in una Regione colpita dal terremoto bisognerebbe diminuire e non aumentare''.

L'Aiscat fa pero' notare che gli aumenti tengono conto anche degli investimenti fatti dalla concessionarie: nel 2009 sono stati infatti realizzati lavori e manutenzioni per oltre 2,5 miliardi di euro e, ad oggi, sono in esecuzione investimenti per circa 6,35 miliardi di euro.(ANSA).


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