SCUOLA: IN VALLE D'AOSTA SCOLARITA' PROSSIMA A 100%

13:11 - 11/02/2009 


(ANSA) - AOSTA, 11 FEB - La scolarità in Valle d'Aosta è prossima al 100%: tra i 15 e i 19 anni la scolarità è pari all'88,2%, tra i 15 e i 16 è del 100% e tra i 15 e i 18 di quasi il 93%, mentre la frequenza di alunni dell'obbligo scolastico è pari al 100%. I dati sono stati riferiti dall'assessore regionale all'Istruzione e Cultura, Laurent Vierin, rispondendo ad una interpellanza del gruppo Vda Vive-Renouveau.

La prima firmataria, Patrizia Morelli, ricordando i dati recentemente pubblicati, ha giudicato negativamente "la gravità del fenomeno di una regione come la Valle d'Aosta la cui storia è testimone di una tradizione di alfabetizzazione e di scolarizzazione, mentre oggi è collocata agli ultimi posti della classifica".

Nella sua risposta, l'assessore ha sottolineato che i dati ministeriali non tengono conto di tutti quei ragazzi che sono usciti dal sistema di istruzione, ma hanno poi ottenuto un certificato di formazione professionale. L'assessore ha, quindi, ricordato che "a partire dallo scorso anno scolastico anche la formazione professionale integrata con tutti i suoi percorsi è stata inserita nell'anagrafe 'gestione alunni', mentre negli anni precedenti essendo gestita dagli enti formativi ne era fuori e tutti questi alunni risultavano dalle statistiche non frequentanti".

I dati presentati dall'assessore sono il frutto di "un controllo incrociato dei dati in possesso di ogni ente regionale ed in particolare tra i residenti iscritti alla tessera sanitaria regionale e gli iscritti alle scuole della Valle d'Aosta o ai corsi di formazione professionale integrata".

Dai dati, emerge, infatti, che molti degli alunni che risultavano 'ritirati' (dunque dispersi nelle statistiche ministeriali che si basavano su un'unica fonte, quella delle scuole), erano in realtà ancora inseriti nel sistema in quanto iscritti a corsi di formazione essendo soggetti non più all'obbligo scolastico, ma a quello formativo o a scuola paterna (istruzione impartita dalla famiglia così come possibile per la legislazione). Inoltre, come ha evidenziato l'assessore Vierin, alcuni alunni residenti in località turistiche o confinanti con il Piemonte sono iscritti a istituzioni scolastiche o a corsi di formazione in altre regioni e non sono mai entrati fin dalla scuola dell'infanzia nel percorso scolastico regionale. (ANSA).


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