Mafia: studenti, siamo 100 mila, in piazza anche il 23 marzo

Per la marcia per il clima e contro le grandi opere inutili
12:32 - 21/03/2019 


(ANSA) - ROMA, 21 MAR - "Oggi, 21 marzo, in occasione della XXIII Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia, noi studenti e studentesse in più di 100.000 abbiamo inondato le piazze di tutta Italia, al fianco di Libera e di Don Luigi Ciotti, a partire da Padova, e poi in tante città da nord a sud del Paese, perché le mafie non sono uno stereotipo ma un fenomeno radicato e terribilmente vivo in ogni luogo in cui le ingiustizie la fanno da padrona. Per questo torneremo in piazza a Roma sabato 23 Marzo nella Marcia per il Clima e contro le grandi opere inutili, perché l'intreccio malato tra mafie, politica e imprenditoria, mirato ad accumulare potere e ricchezza nelle mani di pochi, ha contribuito alle devastazioni ambientali che ci avvelenano e mettono a rischio la nostra sopravvivenza". Lo afferma Giacomo Cossu, coordinatore nazionale della Rete della Conoscenza. "Vogliamo decidere noi sui nostri territori e sul nostro futuro, e questo significa togliere spazio alla criminalità organizzata e costruire l'alternativa di democrazia e sviluppo sostenibile!"

"Per contrastare le mafie e togliere il terreno sul quale si riproducono, bisogna mettere al centro la scuola pubblica e la gratuità dell'istruzione" continua Giulia Biazzo, coordinatrice nazionale dell'Unione degli Studenti. "Oggi abbiamo portato in strada la voce di chi dentro e fuori le scuole si organizza per invertire la rotta, a partire dalla costruzione dell'uscita di sicurezza: una scuola aperta senza barriere!".

"Bisogna finanziare il diritto allo studio universitario, contrastare gli affitti a nero garantendo alloggi agli studenti fuori-sede e investire nel welfare studentesco" - aggiunge Alessio Bottalico, coordinatore di Link Coordinamento Universitario - nelle Università bisogna organizzare corsi dedicato allo studio del fenomeno mafioso al fine di comprenderlo per combatterlo partendo dai saperi e della conoscenza".


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