>>>ANSA/ Expo: Avio,anche nostri razzi aiutano a nutrire pianeta

La società di Colleferro presenta Vega, la Ferrari dello spazio
18:49 - 22/05/2015 


(di Silvia Egiziano) (ANSA) - MILANO, 22 MAG - Adoperarsi sul tema di Expo "Nutrire il pianeta" significa anche portare in orbita i satelliti che dallo spazio monitorano il clima e le risorse indispensabili per la vita, come l'acqua e la vegetazione. Questo il messaggio che Avio ha portato a Expo, dove ha dedicato un'intera giornata alla presentazione delle sue attività legate al settore spaziale. Il gruppo italiano leader nel settore dei "lanciatori" spaziali, nella propulsione e nel trasporto nello spazio, oggi si è presentato a Expo con tre incontri dedicati a studenti e visitatori proprio per dire questo: anche i nostri razzi contribuiscono al tema fondamentale che Expo pone all'attenzione del mondo.

Ospite del Padiglione della KIP International School (la onlus legata alla piattaforma ONU sugli obiettivi del nuovo Millennio), la società con sede a Colleferro ha mostrato un modello in scala del razzo Vega, un lanciatore europeo di ultima generazione interamente "made in Italy" che nelle sue quattro missioni ha già portato in orbita oltre dieci satelliti. Un prodotto che, tramite la controllata Elv del gruppo (partecipata al 30% dall'Agenzia Spaziale Italiana) ha permesso all'Italia di entrare nella stretta cerchia di Paesi in grado di costruire un vettore spaziale completo.

A spiegare il contributo che un'azienda come Avio può dare ai temi di Expo è stato il direttore delle relazioni esterne della società, Raffaello Porro: "Il cibo e i razzi spaziali possono sembrare due mondi lontanissimi - ha detto -. In realtà il controllo delle risorse del pianeta è strettamente legato anche alla capacità poterlo monitorare. E per farlo oggi l'umanità ha a disposizione strumenti molto efficienti, come sono i satelliti per l'osservazione della territorio e della meteorologia".

 

Questi satelliti per svolgere il loro ruolo devono essere portati in orbita. "Ed è qui che interviene Avio - ha affermato Porro - con il suo lanciatore spaziale Vega". Le sue caratteristiche uniche sono state illustrate da due giovani ingegneri del gruppo, Valentina Garreffa e Leonardo Del Gelsomino. "Il razzo - hanno spiegato - è alto 30 metri, pesa 136 tonnellate e ha tre motori, due a propulsione solida e uno a propulsione liquida. Realizzati a Colleferro e in Campania con una tecnologia in fibra di carbonio, i motori di Vega sono considerati la Lamborghini o la Ferrari dello spazio'".

In orbita il lanciatore viaggia a circa 7500 metri al secondo e può trasportare satelliti fino a 1,5 tonnellate, che poi vengono collocati con altissima precisione nelle basi spaziali di parcheggio a una distanza dalla Terra tra i 300 e 1500 km.

Nel suo ultimo lancio, a febbraio, Vega ha portato nello spazio la prima navicella europea in grado di ritornare sulla Terra. Il prossimo lancio è previsto tra un mese esatto dalla base Avio nella Guyana Francese. Vega manderà in orbita un satellite dedicato alla sorveglianza dei terreni, il Sentinel-2, che fa parte del progetto europeo Copernicus. "Integrandosi agli altri satelliti del programma, Sentinel-2 fornirà un'enorme quantità di statistiche aggiornate su variabili climatiche e geologiche - ha detto Porro - e contribuirà al monitoraggio e alla gestione dei raccolti, all'alimentazione di applicazioni per l'agricoltura di precisione e ad altre iniziative di ricerca ambientale". (ANSA).


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