Un tuffo nella leggenda

Gressoney, luogo di indimenticabile storia sportiva. A Gressoney-Saint Jean nacque anche Leonardo David, figlio di quel Davide David campione italiano di discesa libera nel 1953 e nel 1957. Leonardo calzò i suoi primi sci nelle fila dello SC Gressoney Monte Rosa e nel 1978, a soli 18 anni, vinse la sua prima Coppa Europa, a cui seguì l'esordio in Coppa del Mondo nella stagione successiva.
È il gigante di Schladming, e David chiude terzo. Il podio austriaco viene bissato di lì a poco nello slalom di Kranjska Gora, dove Leonardo David mette in mostra una classe non comune per un debuttante. Nel mese di febbraio 1979 avviene la consacrazione del giovane valdostano a vero fenomeno dello slalom. A Jasna, nell'allora Cecoslovacchia, è secondo dietro a Phil Mahre, e due giorni dopo vince la gara di Oslo, dopo aver messo in riga ancora l'americano e un certo Ingemar Stenmark.
Fu questa la prima e unica vittoria del giovane David nel massimo circuito, poiché tra la fine di febbraio e i primi di marzo del 1979 la promessa gressonara è vittima di due brutte cadute in discesa libera, prima durante i Campionati Italiani a Cortina e poi durante una discesa pre-olimpica a Lake Placid negli Stati Uniti. Quest'ultimo incidente fu poi fatale e dopo un lungo calvario in stato di coma irreversibile, nel 1985 lasciò nel dolore la famiglia, gli amici e tutti gli appassionati di sci. Alcuni anni più tardi la sua Gressoney ha deciso di dedicare a Leonardo David la pista nel comprensorio del Weissmatten, dove il prossimo 7 marzo i ragazzi "mondiali" (categoria C2) saranno protagonisti nella gara di slalom in notturna.
La "Leo David" è stata classificata da atleti e addetti ai lavori come tra le più belle piste da slalom in Europa, e quel muro conclusivo di 500 metri è da sciare tutto d'un fiato.