Medea fine del mondo

Giovedì 20 dicembre
Teatro Splendor
ore 21

Medea fine del mondo
di Valeriano Gialli

crediti da
Euripide e Ovidio
regia
Valeriano Gialli
con
Paola Corti
Loredana Iannizzi
Miriam Cinieri
Claudia Morello






musica dal vivo
Marco Giovinazzo
Luca Favaro
coreografie
Michela Pozzo
costumi
Monica Cafiero
scenografia
Maurizio Agostinetto
Disegno luci
Francesco Dell’Elba
musiche
Marco Giovinazzo
live electronics
Luca Favaro
La canzone alla fine
dello spettacolo è di
Elza Soares

Spettacolo prodotto da Teatro del Mondo ETS con il patrocinio della Regione Autonoma Valle d’Aosta






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La vita di Medea è innamoramento, magia e delitti: i suoi episodi sembrano quelli di un film di super-eroi, ma la sua storia è piena dell’entusiasmo e del dolore più umano.
È raro che una storia teatrale tocchi temi che sentiamo vicini e che ci emozionano come la storia di Medea: la sua modernità è assoluta.

Medea è la guerriera sconfitta della fine di un mondo che era un inferno, il mondo dove è stata umiliata come donna e che ha tentato di rovesciare eliminando da esso l’uomo. Donna con lacrime di danza, distrutta sul lungomare della vita. Ali di un angelo sterminatore cadute sul selciato, che il dolore ha lasciato lì, in un mondo invaso da un eterno carnevale. Alla fine Medea canta una canzone: solo con la musica riesce ad alleviare il suo dolore.
L’azione si svolge in un bianco luogo-non luogo immerso nel nero. Forse la mente e il cuore di Medea. In questo luogo non ci sono uomini ma solo Medea: Medea e tre altre Medee che sono la sua anima. Qui Medea, navigando tra sogno e magia, scardina il mondo e vive in uno in cui sono le donne a uccidere gli uomini. E uccide. Ma prescinde quasi dalla stessa contrapposizione con il maschile ed ogni violenza è proiettata altrove quasi ad essere riscattata, rivelando una diversità che si fa feconda.
Per il suo spiegamento di cultura classica (Euripide, Ovidio, mito), immediatamente comprensibile e per come è costruito, Medea fine del mondo è uno spettacolo ideale per il pubblico che ama il linguaggio e l’emozione del teatro classico e per quello che invece cerca un teatro più contemporaneo, fatto di rapidità, movimento, atmosfere non convenzionali e musiche suggestive. Ideale quindi anche per gli studenti e per riavvicinare i giovani al teatro.

La Presse
… Una bella drammaturgia, intrecciata nella sintassi del musical che richiama modernamente i modi dell’antica tragedia, molto ben diretta da Valeriano Gialli. Con una intensa Paola Corti e Loredana Iannizzi altrettanto brava. All’altezza anche le due Medee danzatrici, Miriam Cinieri e Claudia Morello. Bello lo spettacolo e meritati
gli applausi.
Maria Dolores Pesce Dramma.it

intero 10€ | ridotto 8€ | in vendita dal 3 dicembre |
durata spettacolo 1h







 

 

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