Progetto esecutivo del secondo lotto di lavori di restauro e rifunzionalizzazione del Castello di Quart
Il progetto si pone nell’osservanza dei criteri codificati dalla disciplina del restauro dei beni culturali: minimo intervento, non invasività, potenziale reversibilità, compatibilità tra antico e nuovo e riconoscibilità delle nuove opere. Ciò al fine di tutelare il contesto antico, con riguardo alla complessità di tutte le sue fasi cronologiche, compiendo contemporaneamente scelte selettive mirate a ripristinare l’antica aulicità dei luoghi.
L’obiettivo principale è il completamento degli interventi di restauro intervenendo su quelle porzioni del complesso che nel passato non sono state oggetto di recupero. La strategia conservativa dei valori storico-artistici costituisce, di fatto, l’asse portante del progetto che, oltre agli interventi conservativi, contempla anche la rifunzionalizzazione del castello al fine di renderlo completamente fruibile e visitabile.
Nell’ottica della conservazione e valorizzazione mediante l’attuazione di minimi interventi che consentano il riuso degli ambienti, vengono proposte nel contempo tecniche tradizionali, soprattutto nell’accostarsi al recupero delle superfici antiche, oltre che materiali e tecnologie completamente innovativi, e per questo più funzionali e riconoscibili.
Anche nel restauro dei fronti esterni, che costituiscono la prima immagine del bene recuperato e restituito alla collettività, l’intervento, pur nel tentativo di sintetizzare elementi e materiali diversi e ugualmente significativi, cerca di ricreare un’immagine unitaria delle superfici, pur mantenendo le dicotomie derivanti da sovrapposizioni ascrivibili ad epoche e tecniche differenti e riconoscibili.
Il piano di lavoro prevede, nel dettaglio, l’esecuzione di un complesso di attività edili, di restauro, impiantistiche e strutturali, che si devono fondere in un unico approccio rispettoso dell’esistente, in numerosi ambienti cui è stata data un nuova funzione nell’ambito del percorso di visita e comprensione del complesso monumentale. La necessità dell’inserimento di nuove tecnologie impiantistiche, obbligatorie per normativa, utili alla fruizione in sicurezza nonché al comfort dei luoghi, ha dovuto confrontarsi con l’esigenza di alcuni consolidamenti strutturali e con le operazioni di restauro finalizzate alla conservazione della materia originale ancora presente.
L’intero complesso del castello è strutturato per essere, in prima istanza, il museo di se stesso: luogo dove in uno spazio architettonico articolato e complesso si possono riconoscere le molteplici fasi costruttive sviluppatesi nel corso dei secoli intorno al nucleo originario, attraverso l’allestimento di un percorso museale volto alla ricostruzione della sua storia dal Medioevo ad oggi.
Il sistema museale ricavato dalla riconversione di una parte degli ambienti, quali le cantine, il piano terra della manica nord-ovest, e dei singoli edifici, quali il forno, la torre di guardia, il fontanile e la torre cisterna, si riconnette a quanto già realizzato attraverso il I lotto di intervento. In questo modo viene completato il percorso museale già valorizzato nell’antico donjon, nel percorso ipogeo, nella cappella e nel rivellino, collegando le diverse attività espositive.
Il progetto, infatti, vista la natura del complesso architettonico del castello di Quart, composto da diversi edifici circondati da una fortificazione muraria, propone un itinerario articolato, condotto all’interno e all’esterno degli ambienti secondo un percorso di visita tracciato e predefinito.
Il progetto esecutivo ha infine posto particolare attenzione ai percorsi interni ed esterni e alla fruibilità degli spazi, comprendendo nell’analisi, di fatto, l’intera area di influenza del monumento con la volontà di affrontare concretamente anche il tema dell’accessibilità, sia in termini di individuazione di zone da destinarsi a parcheggio e che potrebbero, anche con interventi autonomi, agevolare la gestione dei flussi turistici a seconda del periodo e in occasione di eventi specifici.
L’esecuzione di quanto progettato permetterà quindi, completato l’allestimento interno, di riaprire il castello al pubblico e la comunità potrà riappropriarsi di uno dei più suggestivi siti monumentali valdostani.
Il cantiere per l'esecuzione dei lavori è cominciato nella tarda primavera del 2021 e sono previsti oltre 3 anni di lavori.