Si è svolta lunedì 17 novembre 2025, presso il Teatro Splendor di Aosta, la serata evento di proiezione e premiazione degli 8 cortometraggi vincitori dei videocontest Ciak4student e Ciak4young condotta da Fabio Finelli. Nel corso della serata evento sono intervenuti l’Assessore agli affari europei, innovazione, PNRR, politiche nazionali per la montagna e politiche giovanili Leonardo Lotto, la Sovraintendente agli studi Marina Fey, la Dirigente della Struttura politiche educative Lucia Hugonin e la Direttrice della Fondazione “Film Commission Vallée d’Aoste”Alessandra Miletto, anche quest’anno co-organizzatrice dei videocontest. Oltre alla proiezione e premiazione, si sono esibite le artiste valdostane Maura Susanna e Mikol Frachey. La Commissione di valutazione ha visionato i 41 cortometraggi presentati, entro la scadenza prevista per i due videcontest, decretando vincitori i migliori 8 classificati rispettivamente per Ciak4student e Ciak4young, qui di seguito riportati
CIAKFORSTUDENT
1° classificata – Alessia Fiorino Video: Copy/Paste/Del(CTRLC/CTRLV/DEL)
Attraverso l’animazione, utilizzata con soluzioni di grande creatività e sensibilità, il corto affronta un tema tanto attuale quanto urgente: il disagio che attraversa gli adolescenti immersi in relazioni virtuali spesso alienanti e condizionanti. L’opera colpisce per il saper tradurre questa complessità con un linguaggio visivo originale e coerente, e per la qualità di un lavoro lungo e rigoroso, realizzato con autentica competenza e coerenza artistica. La costruzione degli spazi, la scelta e l’uso dei colori, del ritmo e delle musiche, la forza grafica e narrativa si fondono in una visione incisiva e densa di significato.
2° classificata - Chiara Daniela Zoja Video: V-o-atre le canon
Una poesia scritta da una madre durante l’occupazione nazifascista e dedicata al figlio in guerra diventa, attraverso questo film, voce universale del dolore umano. Da quella memoria privata, il racconto si apre al nostro presente, restituendo la consapevolezza che la tragedia della guerra non muta nel tempo, nello spazio, nelle persone, nella storia. È la stessa voce che continua a dirci, come in un’altra poesia, che “il dolore è eterno, ha una voce e non varia.” Il corto si distingue per la forza con cui intreccia linguaggio visivo e sonoro, per l’uso sapiente del montaggio e per uno sguardo che sa farsi misura e testimonianza. Nessun elemento è mai fine a se stesso: ogni immagine, ogni suono, diventa generatore di senso, componendo un racconto che travalica i confini della storia per parlare, ancora una volta, dell’essere umano.
3° classificato - Raphael Jacquin, Alexis Ghignone, Alex Nicolet Video: C'era una volta la mourra
Con un espediente brillante e una sorprendente maturità creativa, questo film intreccia tradizione e modernità con ironia, autoironia e autentico senso cinematografico. Giocando con gli stilemi del western — dalle grafiche alla musica, fino all’uso delle inquadrature — gli autori inseriscono con naturalezza la morra, segno identitario che diventa parte viva del racconto e testimonia come la tradizione possa appartenere anche ai giovani, senza apparire mai vecchia o distante. Divertito e divertente, mai superficiale, il film convince per la freschezza dello sguardo e per la capacità di coinvolgere compagni e scuola in un progetto corale che ricorda come il cinema, a ogni livello, sia sempre un’opera collettiva.
4° classificato - Gabriel Valleise Video: Reviver
5° classificato - Giulia Macello Violetta Video: Pomeriggio di pioggia
6° classificato - Vasco Gazzola Video: Scelte morali
7° classificato – Nadir Roveyaz Video: La gentilezza è scegliere con il cuore
8° classificato - Camilla Gazzola Video: Ventenni a metà strada
CIAKFORYOUNG
1° classificato – Kalki Janardhanan, Federico Biscardi Video: Il lavoro di Max
Già con il titolo che possiede un impianto grafico e geometrico, il corto si manifesta efficace. L'inquadratura fissa che di per sé ha una natura statica, il bianco e nero che manifesta i toni “grigi” e l'utilizzo del sonoro che richiama rumori costanti e fastidiosi ci mostrano il rapporto totalmente inglobato del soggetto rispetto all'ambiente circostante. Utilizzando un formato netto come quello del 4/3 che esprime una forza centripeta, lo spettatore deve concentrarsi nelle azioni ripetute e continue di un uomo che fa il postino. E grazie a tutti questi elementi filmici, senza dialoghi o parole, la narrazione risulta semplice, ma incisiva e sincera. L'apertura finale, la cui musica classica e sognante apre al colore e ad un formato allargato, racconta la bellezza, la poesia e l'umanità di quest'uomo che a volte vive e si rifugia in un'altra realtà, quella della fotografia.
2° classificata - Karin Rattazzi Scuderi Video: Carousel
Partendo da una domanda che possiamo ascoltare in un film della Nouvelle-Vague: “a cosa serve il cinema se abbiamo dimenticato la vita e il cinema è la vita stessa?” comprendiamo da subito l'urgenza e il coraggio dell'autrice, che si racconta in prima persona, di esprimersi attraverso questo lavoro filmico. Per la sua maturità del linguaggio cinematografico e per l'uso sapiente della fotografia, si passa dalla prima inquadratura rossa per finire poi nel bianco totale. Colori che tornano spesso, forse, per evidenziare quanto il bianco rappresenti la realtà e il rosso il cinema e dunque il sogno, il ricordo, la memoria o viceversa o tutte e due le cose insieme? Un flusso di immagini e parole che si intersecano in un componimento filosofico ed evocativo dove l'intensità della voce crea una danza sottile, anche sussurrata, e melodiosa.
3° classificata - Carlotta Marricco Video: E’ tutto buio qui
Caratteri grafici spezzati e intermittenti, scritte convulse che si amplificano, voci che si confondono e si sovrappongono, ombre sul muro dal colore bluastro, riprese dal basso verso l'altro raccontano in maniera molto audace ed espressiva un'atmosfera notturna ossessiva. Il montaggio visivo è ben costruito e si avvale di dettagli importanti e ripetuti in varie forme come le inquadrature della luna e dell'occhio. La narrazione risulta ritmata anche da un montaggio sonoro che ad ogni momento si interrompe da un ronzio di un messaggio che evidenzia lo stato ansioso che prova Tina. L'interpretazione della protagonista risulta convincente e credibile soprattutto nel non facile passaggio del suo doppio. Le immagini in esterno e nella natura a cui si aggiungono le parole si aprono nel finale ad una riflessione di quiete e di speranza.
4° classificato - Simone Sirianni, Marco Scopacasa, Letizia De Palo, Annalaura Maruccio, Jacopo Cerrito Video: Maschere
5° classificato - Simone Fabrizi Video: Quando saremo grandi
6° classificato - Luca Angelini Video: The call
7° classificato – Mikol Tussidor Video: Mio fratello
8° classificato - Riccardo Diano Video: Talkback