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Nouvelle
10:00 - 27/11/2025

(ANSA) - ROMA, 27 NOV - Nel 2024, le grandi multiutility quotate - spiega Althesys - hanno generato il 36% del fatturato, pari a circa 4,6 miliardi di euro, servendo 1.043 Comuni, 11,1 milioni di abitanti e gestendo 8,1 milioni di tonnellate di rifiuti urbani. Le piccole e medie monoutility (che si occupano di sola gestione rifiuti) hanno inciso per il 17% del valore della produzione, coprendo 2.085 municipalità, 10,3 milioni di abitanti e 4,7 milioni di tonnellate di rifiuti gestiti. Alle piccole e medie multiutility si deve il 14% del valore della produzione, con circa 1.250 comuni serviti per 8,1 milioni di abitanti e 3,3 milioni di tonnellate raccolte. Gli investimenti crescono a doppia cifra sul 2023 per gli operatori metropolitani (+89,8%) e per quelli del trattamento e smaltimento (+30,7%). Il Nord Ovest è l'area in cui si concentrano maggiormente le iniziative, con una quota del 25%. Nel complesso, sono stati rilevati in Italia 13 impianti innovativi di riciclo chimico per una capacità aggregata di trattamento per 233.000 tonnellate/anno. Il 57% è nelle regioni settentrionali e il restante 43% nel Centro-Sud. Quanto ai progetti faro per i rifiuti tessili, quelli sviluppati in ambito Pnrr sono 23. Emerge la presenza di impianti per il trattamento dei pannelli a fine vita: 15 di cui sei nel Sud e Isole, quattro nel Nord Italia e altrettanti nel Centro. Il rapporto, che quest'anno contiene anche l'analisi dei piani territoriali di gestione rifiuti (Prgr) di 17 Regioni e delle due province autonome, evidenzia che alcune aree hanno già raggiunto gli obiettivi europei di differenziata e di discarica. Il target di raccolta differenziata è stato già conseguito da sette regioni e dalle due province autonome (pari al 47% circa del totale), mentre l'obiettivo di avere una quota di urbani smaltita in discarica inferiore al 10% entro il 2030 è stato raggiunto solo da quattro regioni, delle quali tre nel Nord e una al Sud. In generale, il Nord Est è l'area con le performance migliori. Otto regioni hanno in programma la realizzazione o l'ampliamento di strutture per il trattamento della frazione organica. Sette regioni intendono ampliare o realizzare nuova capacità di produzione o trattamento del combustibile solido secondario (Css). (ANSA).
