Uil, per Imu seconda casa 977 euro media, Roma la più cara (2)

15:51 - 12/06/2025 


(ANSA) - ROMA, 12 GIU - L'analisi dei costi annuali dell'Imu per le seconde case mostra significative variazioni tra le diverse città italiane. Tra quelle con i costi più elevati per le seconde case, Roma si riconferma al primo posto con un valore medio annuo di 3.499 euro.
 Seguono Milano, dove il costo medio annuo è di 2.957 euro, e Venezia con 2.335 euro. A Livorno, il costo medio per una seconda casa è di 1.984 euro, mentre Salerno chiude la lista delle dieci città più costose con un costo medio annuo di 1.514 euro. Palermo invece si distingue per il costo medio dell'Imu per le seconde case più basso, pari a 391 euro annui. Seguono Pesaro con un costo medio annuo di 394 euro e Cosenza con 395 euro. A Enna il costo medio per una seconda casa è di 5460 euro, mentre Belluno è in coda alla lista delle dieci città meno costose, con un costo medio annuo di 551 euro. Guardando alle abitazioni principali di lusso, la città più cara per costo dell'Imu è Venezia, seguita da Roma e Milano; le meno care Agrigento, Caltanissetta e Cosenza. "Emerge la necessità di una profonda riforma del catasto come pilastro di un sistema fiscale realmente equo e progressivo. L'attuale impianto catastale, basato su valori risalenti a oltre quarant'anni fa, genera ingiustizie e sperequazioni inaccettabili tra cittadini con situazioni abitative analoghe, ma trattamenti fiscali diversi", afferma il segretario confederale della Uil, Santo Biondo. "Adeguare le rendite catastali ai valori reali di mercato, senza aumentare la pressione fiscale complessiva, è un atto di giustizia sociale", spiega Biondo sottolineando che "la riforma, prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stata sollecitata con chiarezza anche dall'Unione Europea come condizione essenziale per modernizzare il Paese, combattere l'evasione e rafforzare la sostenibilità dei conti pubblici. Ritardi o rinvii ingiustificati rischiano di compromettere non solo gli obiettivi di equità, ma anche l'accesso ai fondi europei vitali per la crescita e la coesione". "Chiediamo al governo responsabilità e coraggio. La riforma del catasto è funzionale a rimpinguare il bilancio pubblico e a muovere risorse economiche nella direzione del contrasto alla povertà e, soprattutto - conclude Biondo - è un tassello indispensabile per un fisco più giusto, trasparente e vicino ai cittadini". (ANSA).




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