Migranti: Istat, Sos disturbi mentali e obesità tra regolari

Mirisola (Inmp), nessun allarme malattie infettive per sbarchi
14:47 - 05/05/2016 


(ANSA) - ROMA, 5 MAG - Disturbi mentali e problemi di obesità con malattie correlate sono aumentati in modo allarmante tra gli immigrati regolari in Italia negli ultimi 8 anni. L'Sos arriva dai dati Istat ottenuti dalla comparazione delle indagini multiscopo del 2005 e del 2012-13, presentati oggi al convegno 'Epidemiologia della salute della popolazione immigrata in Italia' organizzato in collaborazione dall'Istituto nazionale migrazioni e povertà (Inmp) e Istat.

La condizione di salute degli immigrati ''è peggiorata in modo marcato'', ha sottolineato l'epidemiologo Inmp Alessio Petrelli. Ed i dati lo dimostrano: ''Le donne straniere che dichiarano una cattiva salute mentale - spiega - sono passate dal 21% del 2005 al 27% del 2013, mentre per gli uomini immigrati la percentuale passa dal 18% al 25%, un trend maggiore rispetto agli italiani. In generale, gli stranieri che dichiarano cattiva salute sono passati dal 22% al 24%, mentre le donne immigrate raggiungono il 30% contro il 29% delle italiane''. Non va meglio sul fronte obesità: ''Gli immigrati sovrappeso o obesi passano dal 44% al 49% (a fronte di circa il 50% degli italiani) e le donne immigrate dal 27,5% al 32,8% contro il 31% delle italiane. Ridotta anche la prevenzione dei tumori femminili tra le straniere''. Quando arriva in Italia, ''l'immigrato - sottolinea il direttore generale Inmp Concetta Mirisola - ha una migliore percezione della propria salute, ma col passare del tempo il suo stato peggiora: ciò si è visto negli ultimi 8 anni, soprattutto per effetto della crisi economica che ha colpito maggiormente le fasce più deboli''. Quanto agli irregolari, sottolinea, ''va sfatata la paura che arrivino con malattie infettive: sulle nostre coste sbarcano persone forti, che hanno dovuto affrontare un lungo viaggio. La prima causa di morte tra queste persone non sono le malattie bensì la morte in mare, con 3.800 morti solo nel 2015''. Ma una volta in Italia, conclude il direttore sanitario Inmp Antonio Fortino, ''anche lo stato di salute degli irregolari peggiora progressivamente: si stima siano circa 400mila nel nostro Paese e sono più a rischio di malattie mentali, traumi sul lavoro, aborti e malattie infettive''. (ANSA).




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