RELAZIONE STATO DELL'AMBIENTE
Un sito web di facile consultazione e costantemente aggiornato è uno strumento di comunicazione più che mai efficace.
IL SITO INTERNET ARPA-VDA
di Giovanni Agnesod e Sara Tornato
Figura 2, per ogni stazione della rete di monitoraggio sono presentate sul sito le medie orarie delle concentrazioni dei diversi agenti inquinanti monitorati, aggiornate ora per ora. Il dato istantaneo trasmesso da ciascun analizzatore è visualizzato in forma di tabella.Comunicare l’informazione ambientale: tre parole ci portano ad uno dei passaggi chiave sul percorso di una Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente. Fermiamoci un momento, e prendiamo il tempo per considerare alcuni aspetti della situazione. La parola “informazione” prima di tutto. Questo termine ha un significato duplice: in-formazione come messa-in-forma di contenuti, attraverso la definizione e la quantificazione di indicatori, a partire dalla mole enorme di dati dei monitoraggi e delle misure. Un esempio è la presente Relazione sullo stato dell’ambiente. A sua volta, questa messa in forma secondo modalità definite e condivise serve – e questo è il secondo significato – a trasmettere e scambiare conoscenza, a permettere confronti e valutazioni. “Comunicare”, però, non è la stessa cosa di trasmettere. La comunicazione mette in risalto il destinatario dell’informazione, considerato non solo in quanto recettore, ma per le sue reazioni e le sue risposte, che a loro volta ritornano all’informatore. Le attese dell’informatore cercano un riscontro e una verifica nelle risposte del pubblico a cui si rivolge. Infine c’è quell’aggettivo, “ambientale”, che porta con sé temi vasti e complessi, informazione ad alto, e talvolta ostico, contenuto tecnico, necessità di prospettiva spaziale e temporale, difficoltà di giudizi certi. Caratteristiche stimolanti, ma che certo non semplificano il compito di chi, oltrechè costruire e trasmettere conoscenze, si propone di instaurare un dialogo di comunicazione.
Tra informazione e comunicazione, attenzione ai contenuti e ai destinatari dei contenuti, è stato pensato e realizzato il sito internet dell’ARPA Valle d’Aosta.
A partire dal mese di luglio 2004, attraverso l’indirizzo www.arpa.vda.it, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Valle d’Aosta ha reso disponibile ai fruitori della rete una mole enorme di dati di qualità ambientale di cui è produttrice, risultato di una intensa attività di diverse reti di monitoraggio delle principali componenti ambientali del territorio regionale. La struttura di navigazione del sito ripercorre la ripartizione dell’agenzia in Sezioni e Aree Operative, suddivise per Temi ambientali (figura 1): Acqua Suolo Rifiuti, spaziante su un variegato ventaglio di temi connessi alla superficie terrestre; Agenti Fisici, con le pagine su attività e risultati delle aree operative Radiazioni Ionizzanti, Non Ionizzanti, Rumore ambientale e Radiazione Ultravioletta; Aria, comprendente Qualità dell’aria, emissioni, rischio industriale; Laboratorio, con informazioni sull’attività delle tre aree operative dedicate rispettivamente alle analisi di inquinanti organici e alimenti, acque e spettrofotometria, biologia e microbiologia.

Pagine specifiche sono dedicate agli effetti dei cambiamenti climatici sul territorio regionale, con particolare riferimento ai ghiacciai e alle aree di alta quota, e alle attività di biomonitoraggio.

Quali sono state le scelte di impostazione del sito, nella ricerca di una risposta alla necessità di attenzione congiunta ai contenuti e ai destinatari dei medesimi? È chiaramente percepibile, percorrendo le pagine web, la ricorrenza di alcuni motivi conduttori, illustrati di seguito.

Portare il visitatore nel mezzo dello svolgersi degli eventi

Figura 1, homepage del sito internet di ARPA VdA. Nella colonna a sinistra ci sono gli accessi ai diversi temi ambientali, per Sezione ARPA di pertinenza. La parte centrale della pagina evidenzia argomenti giudicati di particolare interesse. A destra sono annunciati eventi (Congressi, manifestazioni, presentazioni di documenti o rapporti), a cui ARPA VdA partecipa con propri contributi.Il tempo reale rende il senso di essere osservatori, attraverso le azioni di monitoraggio, di uno svolgersi di parametri che nelle loro variazioni parlano di dinamiche in cui tutti siamo immersi. Vivifica l’algidità del dato tecnico con i riscontri dell’esperienza diretta, permette di soddisfare la curiosità del “come stanno andando le cose…”.

La sfida del tempo reale, assai impegnativa sul piano tecnico e telematico, è stata giocata prima di tutto su uno dei terreni-chiave del monitoraggio ambientale: la qualità dell’aria. Le concentrazioni medie orarie di tutti gli agenti inquinanti monitorati nelle stazioni della rete sono aggiornate ora per ora. È anche possibile la connessione diretta alle stazioni di monitoraggio e la visualizzazione dei dati istantanei (figura 2).

Queste prestazioni pongono ARPA VdA ai primissimi posti in Italia, e hanno ottenuto anche apprezzamenti a livello di EEA (European Environmental Agency).

Nel 2005 la dimensione del tempo reale sul sito web si è estesa ad un ambito di indagine innovativo per l’Italia: la radiazione ultravioletta solare. I dati in linea riguardano i valori del giorno in corso di rilevamento nelle stazioni della rete ARPA UV, e i valori dell’indice UV per la valutazione dell’esposizione delle persone. Questi ultimi sono presentati sull’intero territorio regionale per il giorno in corso e come previsione per il giorno successivo.

Non è un caso se queste due attività occupano attualmente la home-page del sito, insieme con il bollettino pollinico, che è un altro ambito di aggiornamento continuo, con cadenza settimanale.

Riconoscere i luoghi

La presentazione territoriale costituisce una base naturale per tutti i temi connessi alla superficie terrestre: acque superficiali, torrenti e laghi, terreno, produzione e gestione dei rifiuti. Essa è impiegata per la presentazione di tutte le categorie di dati: laghi alpini censiti nel catasto così come siti di monitoraggio della qualità dell’aria, postazioni di misura dei campi a radiofrequenza o di rumorosità ambientale, e ogni altro tipo di informazione. Per tutti gli indicatori di qualità dell’aria e radiazioni aggiornati in tempo reale gli accessi avvengono da mappe sensibili.

I dati, localizzati nel loro insieme sulla mappa regionale, sono sempre riferiti con precisione e contestualizzati rispetto alla località di provenienza, attraverso immagini fotografiche e carte topografiche. Si sollecita l’esperto del proprio territorio che è ciascuno di noi, e si richiamano le mappe mentali della memoria e del vissuto, stimolando la curiosità di verifiche (“vediamo qui come stiamo…”) e confronti (“come sarà qui rispetto a là…”). La geo-referenziazione non è solo elaborazione e gestione dell’informazione, ma diventa una personalizzazione del territorio.

In tutti i casi, laddove di pertinenza, sono indicati i livelli di riferimento normativi, in una forma da facilitare il confronto con i dati dei rilievi.

Linguaggio appropriato per informazioni corrette

Alle parti di informazione ambientale si accompagnano pagine di testi a carattere didascalico di spiegazione del significato di grandezze, parametri, indicatori, e di descrizione dei metodi di indagine. Si sono ricercate la sintesi dei contenuti e la linearità dell’esposizione, ma si è avuto cura di evitare ogni iper-semplificazione di concetti e linguaggio. Le informazioni sono date usando le grandezze e i termini tecnici adeguati, con le necessarie spiegazioni, ma evitando ogni ammiccamento ad una presunta - talvolta si direbbe auspicata - ignoranza dell’interlocutore, del tipo “tu non puoi capire, ma per fortuna ci sono io che te la racconto per quello che ti basta …”.

L’ambiente è complesso, e la complessità riguarda anche il discorso sull’ambiente. L’accuratezza del linguaggio è necessaria a indicare con precisione i contenuti. I termini tecnici, per non diventare un ostacolo, richiedono di essere spiegati con la chiarezza che viene dalla comprensione profonda di chi ne ha consuetudine e padronanza. La volgarizzazione dei contenuti e la banalizzazione delle valutazioni e dei giudizi vengono incontro ai luoghi comuni, rispondono ad una facile richiesta di certezze laddove è invece necessario coltivare il dubbio e il senso critico. Questa è una importante sfida di comunicazione dell’informazione per una crescita di consapevolezza e partecipazione.

L’informazione ambientale non cresce da sola…

La conoscenza dell’ambiente è un lavoro in continuo progresso. Dietro a dati e informazioni sempre più complete e approfondite, come è richiesto, sollecitato, preteso da un pubblico e da una società sempre più esigenti in rapporto a un contesto percepito sempre più come problematico e vulnerabile, ci stanno pratiche operative in continuo aggiornamento. Lo studioso di ambiente costruisce il suo percorso conoscitivo nella tensione tra procedure strumentali omologate e la loro applicazione a contesti e complessità singolari. Il dialogo e la tensione - la dialettica dovremmo dire – laboratorio/territorio caratterizza in modo originale e stimolante tutte le attività dell’ARPA.

In tutto questo ha grossa parte l’operatore, la sua iniziativa, la sua sensibilità. Per richiamare l’attenzione a questi aspetti, le attività dell’ARPA sono presentate valorizzando il lavoro delle persone. Una rubrica, “Il personaggio ARPA del momento”, conduce alla conoscenza dell’Agenzia attraverso l’attività di operatori presentati personalmente, e raccontata in forma di intervista.

* * *

Nell’allestimento e nella gestione del sito web c’è molto impegno dell’ARPA VdA per rendere il più possibile trasparenti le dinamiche locali e globali che interessano il proprio territorio. Il fine è contribuire ad una crescita di consapevolezza dei cittadini, per una diffusione di pratiche, comportamenti e scelte consapevoli delle necessità della salvaguardia dell’ambiente. In una parola, per promuovere partecipazione, rendere consapevoli gli spettatori di essere, in realtà, volenti o nolenti, protagonisti.
Questa necessità di informare non è un optional: La Convenzione di Aarhus del 25/6/1998, recepita dalla Legge 108 del 16/3/2001, sull’accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale, la Direttiva 2003/4/CE del Parlamento Europeo del 28/01/03 sull’accesso al pubblico dell’informazione ambientale sanciscono in modo inequivocabile il diritto di accedere alle informazioni ambientali detenute dall’autorità pubblica, definiscono le condizioni per l’esercizio di tale diritto, e stabiliscono la necessità di provvedere alla più ampia e sistematica diffusione possibile, con la promozione, in particolare delle tecnologie di telecomunicazione e delle tecnologie elettroniche.
   
Pagina a cura dell'Assessorato territorio, ambiente e opere pubbliche © 2024 Regione Autonoma Valle d'Aosta
Condizioni di utilizzo | Crediti | Contatti | Segnala un errore