RELAZIONE STATO DELL'AMBIENTE
INTRODUZIONE
di Edmondo Nocerino

La pubblicazione della Terza Relazione sullo Stato dell'Ambiente, pur rientrando nei compiti istituzionali previsti dalla L.R. n. 41 del 4 settembre 1995, rappresenta per l'Arpa della Valle d'Aosta un'ulteriore occasione di ampliamento oltre che di aggiornamento dei dati ambientali delle prime due relazioni, confortati dalla consapevolezza di aver ormai superato una prima fase di crescita ed aver raggiunto, se non una piena maturità, un consolidato livello di capacità interpretativa dei segnali che l'Ambiente sa dare attraverso il corretto utilizzo di indicatori variamente elaborati e contestualizzati.

L'adozione di metodologie validate a livello Comunitario consente la pubblicazione e la divulgazione dei dati che, integrati con quelli di altri Enti e Istituzioni, garantisce una base informativa affidabile ed utilizzabile da parte di Enti di pianificazione e programmazione dell'Amministrazione Regionale per il conseguimento di mirate politiche di tutela dell'Ambiente e del Territorio.

Sottolineiamo l'importanza del fatto che a livello locale, la conoscenza di indicatori rappresentativi dello stato dell'ambiente, della natura e dell'entità delle pressioni incombenti, consente di attuare scelte condivise e partecipate dalla collettività e di valutarne nel tempo l'efficacia.

Anche nella relazione sullo Stato dell'Ambiente 2005 gli indicatori seguono la struttura tematica del Sistema Informativo Nazionale Ambientale (SINAnet) in relazione ai Settori di Integrazione di attività umana, nel rispetto della classificazione dell'Unione Europea DPSIR (Determinanti -Pressioni - Stato - Impatto - Risposte).

Attraverso un innovativo progetto grafico, avente per obiettivo una sensibile semplificazione della lettura associata ad una più agevole consultazione, ogni indicatore è sviluppato in schede ed in ogni scheda sono riportati la classificazione dell'indicatore, i riferimenti normativi con gli eventuali livelli di riferimento, il grado di aggiornamento temporale e la copertura territoriale.

La vera e propria presentazione dell'indicatore attraverso la sua quantificazione, i valori e le determinazioni territoriali da esso assunti, avviene sotto forma di dati, tabelle e grafici.

Il tutto è completato da un sintetico commento sull'indicatore, riguardante l'andamento nel corso degli ultimi anni, le eventuali differenze tra le varie zone della regione e se possibile, il confronto con i livelli di riferimento normativi.

Riteniamo che questo sia il modo migliore per offrire al lettore la possibilità, per ogni argomento di suo interesse, di trovare precisi e circostanziati elementi di riferimento alla domanda su "come stanno andando le cose".

Anche da questa relazione emerge a livello di sintesi globale l'aspetto fondamentale di agire in modo sistematico in tutte le attività di conoscenza e controllo dell'ambiente attraverso la strada in cui i dati puntuali delle misure e dei rilievi diventano informazione.

E' proprio un sistema consolidato di produzione ed aggiornamento di informazione ambientale lo strumento attraverso il quale dirigere le scelte e proporre le azioni per poi verificarne l'efficacia sull'ambiente.

Preso atto che il sistema di azione sull'ambiente è passato irreversibilmente da una logica del Comando/Controllo a quella della Conoscenza/Intervento si comprende l'importanza del passaggio informazione/conoscenza.

La complessità ambientale lascia spazi di discontinuità per cui eventi di tipo catastrofico possono prodursi quando singoli eventi statisticamente improbabili sotto il profilo della natura e della gravità, incidono su un sistema che essendo già in tensione non solo non è in grado di assorbire ma addirittura amplifica lo squilibrio che si viene a generare.

Dobbiamo convincerci sempre più che la questione ambientale e le relative problematiche assumono oggi una diversa filosofia del vivere, consapevoli che senza un ritrovato equilibrio tra l'uomo ed il suo intorno, diventa difficile prefigurare qualsiasi forma di futuro

   
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