>>ANSA/ Monte Bianco, Roma protesta con Parigi per i confini

Zona protetta in territori Italia. Di Maio: 'Misure unilaterali'
18:56 - 21/10/2020 


(di Laurence Figà-Talamanca) (ANSA) - ROMA, 21 OTT - "Giù le mani dal Monte Bianco". Un'annosa disputa tra Italia e Francia sui confini alpini torna alla ribalta tanto da costringere il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ad alzare la voce con il governo di Emmanuel Macron. E così, con una "formale protesta" inoltrata tramite l'ambasciata a Parigi, l'Italia ha espresso "il forte disappunto" per le misure di protezione del sito naturale del Monte Bianco adottate dalla Prefettura dell'Alta Savoia, che hanno investito anche territori sotto sovranità italiana. "Tali misure unilaterali, che non possono e non devono incidere sul territorio italiano - ha indicato Di Maio -, non potranno avere alcun effetto e non sono riconosciute dall'Italia".

A oltre un anno e mezzo dalla più grave crisi diplomatica tra Roma e Parigi, culminata nel febbraio 2019 con il richiamo dell'ambasciatore francese Christian Masset in patria per un'interminabile settimana, la risposta della Francia alla protesta odierna della Farnesina è apparsa più accomodante. Secondo fonti diplomatiche, Parigi ha offerto la "massima disponibilità a collaborare" e assicurato "apertura alle esigenze italiane".

"Le misure unilaterali" cui fa riferimento Di Maio riguardano l'istituzione, lo scorso primo ottobre da parte della prefettura dell'Alta Savoia, di una zona di 'Protezione degli habitat naturali del Monte Bianco', come promesso da Macron nella sua visita sulle Alpi lo scorso febbraio. Si tratta di misure di salvaguardia ambientale che prevedono diversi divieti volti a proteggere la vetta dal sovraffollamento turistico e da "derive osservate" negli ultimi anni, come "l'atterraggio di un aereo" e di "un centinaio di parapendisti" (da qui il divieto di sorvolo con il parapendio che ha fatto infuriare l'opposizione italiana), ma anche "l'installazione di una jacuzzi" e "l'ascesa da parte di persone non equipaggiate in modo sufficiente o mal preparate".

Nella nota di protesta, Di Maio ha voluto ricordare che la parte francese aveva espresso la propria disponibilità ad affrontare queste questioni all'interno della Commissione mista che si occupa della manutenzione dei confini, e ha chiesto di intervenire sulla prefettura dell'Alta Savoia affinché non includa "nelle misure ufficiali locali le zone oltre confine rientranti in territorio italiano e ricadenti come tali sotto la sovranità nazionale dell'Italia". Il perimetro della zona protetta copre infatti una superficie di 3 mila 175 ettari, ma proprio nell'area centrale rientra anche la zona del ghiacciaio del Gigante, dove si trovano il rifugio Torino e la stazione Punta Helbronner della funivia Skyway, che parte da Courmayeur: un territorio che l'Italia considera proprio in base al Trattato del 1860 fra Regno di Sardegna e Impero francese.

"Di Maio si è finalmente svegliato. Grazie alla mobilitazione di Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni", ha commentato il capo gruppo di Fdi alla Camera Francesco Lollobrigida che in passato si era fatto promotore di un'interrogazione parlamentare in merito. "Aspettiamo però atti concreti e rapidi" e "garanzie per il Comune di Courmayeur. Fratelli d'Italia vigilerà", ha aggiunto. Ieri Meloni aveva infatti twittato che "più di un anno fa Fdi denunciò l'inaccettabile invasione francese sul Monte Bianco, nell'indifferenza totale del governo italiano. La Francia continua a violare i nostri confini. Non possiamo tollerare l'ennesimo attacco all'Italia". A stretto giro di posta, anche Matteo Salvini aveva cinguettato: "Ci manca solo che non vengano rispettati i confini nazionali sul Monte Bianco", e annunciato che l'eurodeputata leghista Silvia Sardone presenterà un'interrogazione al Parlamento europeo. (ANSA).


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