Alimentare:Coldiretti,bene ddl su reati,business da 24,5 mld

10:44 - 26/02/2020 


(ANSA) - ROMA, 26 FEB - Con il volume d'affari annuale del business delle agromafie, salito a 24,5 miliardi, "è importante la riforma dei reati in materia agroalimentare per aggiornare le norme attuali, risalenti anche agli inizi del 1900, dalla lotta all'agropirateria e al falso made in Italy all'introduzione del reato di disastro sanitario fino alla possibilità di assegnare in beneficenza, alimenti e bevande confiscati che, seppure non commerciabili, siano utilizzabili e non dannosi per la salute".

È quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell'esprimere soddisfazione per l'approvazione nel Consiglio dei ministri del disegno di legge sui reati agroalimentari che fa diretto riferimento al testo di riforma predisposto da Giancarlo Caselli nell'ambito dell'Osservatorio Agromafie promosso dalla Coldiretti.

Nei 14 articoli che compongono il disegno di legge, riferisce la Coldiretti, si rafforzano gli strumenti normativi contro illeciti agroalimentari: frodi, contraffazioni e agropiraterie. Il testo mira ad assicurare massima protezione alla filiera alimentare sin dal momento della produzione: sia a tutela del consumatore sia a tutela delle eccellenze nazionali Made in Italy. "Le mafie - sottolinea Coldiretti - operano attraverso furti di attrezzature e mezzi agricoli, racket, abigeato, estorsioni, o con il cosiddetto pizzo anche sotto forma di imposizione di manodopera o di servizi di trasporto o di guardiania alle aziende agricole, danneggiamento delle colture, aggressioni, usura, macellazioni clandestine, caporalato e truffe nei confronti dell'Unione europea".

"Gli ottimi risultati dell'attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione", afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che "l'innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolosa la criminalità nell'agroalimentare che per questo va perseguita anche attraverso un'articolata operazione di riordino degli strumenti esistenti". (ANSA).


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