>>>ANSA/Vertice centrodestra sui nomi. Tajani,a Milano un civico

Zaia spinge su sua lista. Fedriga da Meloni, il voto non slitta
20:44 - 21/07/2025 


(di Paolo Cappelleri) (ANSA) - ROMA, 21 LUG - Un secondo round in serata, questa volta non a Palazzo Chigi. E bocche ancora più cucite di quanto successo in occasione del primo, una settimana fa. I leader di centrodestra si riuniscono per cercare di accelerare sulla definizione dei candidati per le Regionali. "Dobbiamo lavorare per vincere le elezioni, per avere i migliori candidati possibile", ha spiegato Tajani spiegando che "si parlerà di nomi". In testa al menù della cena, lontana da occhi indiscreti, come quando a novembre 2024 andò in scena a casa della premier Giorgia Meloni un aperitivo sulla manovra, c'è la soluzione per il Veneto. E, anche se da questa partita sembra escluso ogni ragionamento su Milano, nella coalizione si sono intensificati i ragionamenti sul post Sala. Antonio Tajani propone di puntare su un civico, e lancia "un appello" ad Azione affinché si unisca alla coalizione per questa sfida elettorale. "Qualche idea ce l'ho", ha ammesso il leader di FI, indicando la necessità di intercettare il voto della "borghesia produttiva e del mondo riformista" del capoluogo lombardo. Intanto la priorità sono le Regionali. E la soluzione potrebbe non essere ancora a portata di mano. Dopo un primo confronto a Palazzo Chigi mercoledì scorso, in cui tutti i partecipanti hanno giurato che non si è affrontato il tema, in questi giorni sono proseguite le trattative fra alleati dietro le quinte. Il nuovo appuntamento serale rappresenta l'inizio del ragionamento, spiegavano fonti di maggioranza al via di una giornata in cui nella sede del governo si sono susseguite le riunioni, non solo sui provvedimenti sulle carceri destinati ad approdare domani in Consiglio dei ministri. Non è passato inosservato l'incontro fra Meloni e il leghista Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia, che ha assicurato di aver affrontato, in veste di presidente della Conferenza delle Regioni, i problemi per l'approvazione dei bilanci legati al voto in autunno. Poco prima ha parlato anche Luca Zaia, ribadendo che una lista a suo nome in Veneto non sarebbe una novità e "rappresenta un'ampia porzione di elettorato che spesso non vota centrodestra". L'ipotesi, dunque, resta sul tavolo. Ma il futuro dell'attuale governatore veneto è una delle chiavi per risolvere lo stallo sulla regione più ambita fra le cinque al voto. Un braccio di ferro fra FdI e Lega, da cui dipende anche l'accordo complessivo su Campania (Edmondo Cirielli di FdI resta in pole ma è ambita anche da FI) e Puglia (finora si è parlato soprattutto dell'azzurro Mauro D'Attis ma c'è l'ipotesi del vicesegretario leghista Roberto Vannacci). Mentre meno dubbi ci sono sulla Toscana, dove la sfida dovrebbe essere fra il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi (FdI) e il governatore uscente Eugenio Giani (Pd). "Penso che per fine luglio si possa arrivare a definire, chiarire e ufficializzare", ha spiegato Giani, rimettendosi "all'attività e allo sviluppo delle trattative da parte del partito". La certezza, a questo punto, è che non ci sarà uno slittamento delle elezioni, e nemmeno un election day. Lo dà per assodato Fedriga, perché "ogni Regione sta procedendo autonomamente" e "ormai non ci sono più i tempi". Le Marche, ad esempio, hanno convocato le elezioni per il 28 e 29 settembre, come ha deciso la giunta guidata da Francesco Acquaroli, contestata da Matteo Ricci che sfiderà il presidente uscente. "Ancora una volta - ha affermato il dem - hanno messo i presunti interessi di partito prima degli interessi della comunità. Non era necessario votare a settembre interferendo con la stagione turistica e l'avvio della scuola". In veste di presidente della Conferenza delle Regioni, Fedriga a Meloni ha ribadito la preoccupazione sul rischio che il voto possa mandare le Regioni interessate in bilancio provvisorio. "Sentirò anche il ministro Giorgetti per capire se si può fare una norma per salvaguardare i bilanci e non mettere in difficoltà le Regioni", ha spiegato, sottolineando l'attenzione anche "alla scadenza del Pnrr nel 2026". (ANSA).




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