'Decreto flussi,solo 12% di chi è entrato ha permesso soggiorno'

Campagna 'Ero straniero', il sistema produce irregolarità
15:29 - 21/07/2025 


(ANSA) - ROMA, 21 LUG - "Dalla nostra analisi dei dati relativi agli ultimi decreti flussi emerge chiaramente che al giugno solo una parte, esigua, delle persone entrate con i click day degli ultimi anni - e cioè il 20% rispetto ai click day del 2023 e il 12% rispetto al 2024 - ha sottoscritto un contratto e ha un permesso di soggiorno. Il resto, molto probabilmente, vive nel nostro Paese nella totale precarietà e senza documenti, a rischio sfruttamento". Lo evidenzia la campagna 'Ero straniero' in un appello rivolto ai parlamentari che dovranno esprimere un parere in merito al Dpcm approvato il 30 giugno 2025, in esame preliminare, relativo ai flussi migratori per il triennio 2026-2028. "Il governo non interviene per fermare l'irregolarità che il sistema stesso produce", sostiene. Per quanto riguarda il 2023 le quote assegnate erano di 131.850 lavoratori, ma i permessi di soggiorno ad oggi sono 26.209 (il 20%). Per il 2024 su 146.850 quote i permessi di soggiorno sono 17.773 (il 12,7%) "Questo accade - secondo la campagna - perché lavoratori e lavoratrici, soprattutto stagionali, entrano regolarmente con visto in seguito alla richiesta di assunzione del datore di lavoro, salvo poi non riuscire a formalizzare il rapporto per motivi che non dipendono dalla loro volontà, venendosi quindi a trovare in condizione di irregolarità. Una situazione molto grave in termini di precarietà e ricattabilità, a cui l'ordinamento non riesce a offrire risposte né tutele". La soluzione, per 'Ero straniero', "è il rilascio di un permesso di soggiorno 'per attesa occupazione', inizialmente pensato per lavoratori e lavoratrici in regola che, una volta perso il loro impiego, hanno la possibilità di rimanere in Italia e cercare un nuovo lavoro evitando di restare senza documenti. L'attesa occupazione, infatti, può essere concessa anche in caso di mancata instaurazione del rapporto di lavoro attraverso il decreto flussi, per responsabilità attribuibili al datore di lavoro. Tuttavia non è previsto un automatismo per il rilascio di tale permesso". (ANSA).




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