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>>>ANSA/ Mattarella, 'è un dovere proteggere l'infanzia'
Unicef, 'nel 2024 sono 80mila lavoratori under 18 in Italia'
17:14 - 12/06/2025

(ANSA) - ROMA, 12 GIU - Nella Giornata Internazionale contro
il lavoro minorile, il presidente della Repubblica Sergio
Mattarella richiama "al dovere della Repubblica di proteggere
l'infanzia e garantire il diritto all'istruzione" come sancito
dagli articoli 31 e 34 della Costituzione. "Si calcola che oltre
160 milioni di minori nel mondo siano ancora coinvolti in forme
di lavoro che mettono a rischio la loro salute, ostacolandone lo
sviluppo e violandone la libertà" ricorda il capo dello Stato.
Bambini, argomenta Mattarella, "costretti a svolgere lavori
pericolosi per sopravvivere: perché la fame è più urgente
dell'infanzia". Ma "situazioni sommerse di sfruttamento e di
esclusione sono presenti anche in Italia, soprattutto in
contesti segnati da fragilità sociale ed economica" sottolinea
il presidente della Repubblica aggiungendo che "operare per la
piena affermazione dei diritti dei bambini è un dovere sociale
che misura la civiltà e la coesione di un popolo". Ed è anche,
puntualizza Mattarella, "il fondamento su cui costruire una
società più giusta, capace di affrontare con responsabilità le
sfide presenti e quelle future".
La sfida attuale sono gli oltre 80mila ragazzi tra i 15 ed i
17 anni lavoratori. Un numero mai raggiunto prima, come emerge
dall'ultimo report dell'Unicef in cui si spiega che negli anni
post Covid-19, è stato registrato un aumento progressivo dei
lavoratori minorenni sia dipendenti che indipendenti. Così si è
passati da quasi 52mila del 2021 agli oltre 78mila del 2023 fino
al record del 2024. E proporzionalmente aumentano anche le
denunce di infortunio dei lavoratori tra i 15 ed 17 anni: dai
5.816 del 2020 ai 18.825 nel 2023. Nel triste bollettino
dell'Unicef si contano anche sei morti tra i 15 ed 17 anni nel
quinquennio 2019-2023. E nell'arco degli stessi cinque anni
risultano aumentati del 35% anche i lavoratori entro i 19 anni.
Le regioni con la percentuale più alta di lavoratori
minorenni sono il Trentino Alto Adige, la Valle D'Aosta,
l'Abruzzo, le Marche, la Puglia e la Sardegna.
Mentre le cinque
regioni con le percentuali di denunce di infortuni più alte sono
Lombardia (20,89%), Veneto (12,06%), Emilia-Romagna (10,99%),
Piemonte (8,91%) e Trentino-Alto Adige (6,81%), le quali coprono
il 59,65% delle denunce di infortunio sul territorio nazionale
nel quinquennio esaminato. Nel 2024 si registra anche un
incremento del 10,9% delle denunce di infortuni lavorativi che
riguardano studenti.
Una situazione che, secondo la senatrice di Italia Viva
Daniela Sbrollini, "conferma la situazione drammatica di
abbandono dell'infanzia e dell'adolescenza nel nostro paese"
lamentando "una totale assenza di politiche di welfare e di
tutela dei nostri ragazzi". Per il presidente del Cnel Renato
Brunetta è doveroso "costruire una rete di protezione che
restituisca speranza e riporti alla luce tante piccole vittime
ancora oggi invisibili, intrappolate nel cono d'ombra dello
sfruttamento lavorativo". (ANSA).