DIPARTIMENTO ENTI LOCALI, SEGRETERIA DELLA GIUNTA E AFFARI DI PREFETTURA

ESERCIZIO IN FORMA ASSOCIATA DI FUNZIONI E SERVIZI COMUNALI
(ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 5 AGOSTO 2014, N. 6)

È tuttora in corso la complessa fase di attuazione della legge regionale 5 agosto 2014, n. 6, recante Nuova disciplina dell'esercizio associato di funzioni e servizi comunali e soppressione delle Comunità montane, per molti aspetti demandata a deliberazioni che la Giunta regionale, d'intesa con il Consiglio permanente degli enti locali, ha approvato, tra cui vanno citate:

  • la deliberazione della Giunta regionale n. 193 del 13 febbraio 2015, recante Individuazione degli ulteriori contenuti obbligatori, rispetto a quelli previsti al comma 2 dell'art. 104 della l.r. 54/1998, delle convenzioni per l'esercizio associato delle funzioni e dei servizi comunali relativi agli ambiti di attività individuati dall'art. 19 della l.r. 6/2014, come previsto dall'art. 20 della stessa legge;

  • la deliberazione della Giunta regionale n. 421 del 20 marzo 2015, recante Approvazione, ai sensi dell'art. 3, comma 2, della l.r. 6/2014, della convenzione quadro per l'esercizio delle funzioni e dei servizi comunali di cui all'art. 6, comma 1, della stessa legge, gestiti in forma associata per il tramite dell'Amministrazione regionale;

  • la deliberazione della Giunta regionale n. 646 dell'8 maggio 2015, recante Elencazione, ai sensi dell’art. 2, comma 2, della l.r. 6/2014, delle attività ricomprese nelle funzioni e nei servizi comunali di cui all’art. 6, comma 1, gestiti in forma associata per il tramite dell’Amministrazione regionale.

L'attuazione, in particolare, dell'articolo 19 della legge regionale 6/2014, che disciplina l'esercizio associato obbligatorio di funzioni e servizi comunali in ambito sovracomunale mediante convenzioni tra Comuni, ha reso anche necessario l'intervento sostitutivo di cui al comma 3bis dello stesso articolo, conclusosi con la deliberazione della Giunta regionale n. 1080 del 17 luglio 2015, recante Individuazione, ai sensi dell'articolo 19 comma 3bis della l.r. 6/2014, degli ambiti territoriali ottimali delle convenzioni per l'esercizio associato delle funzioni e dei servizi comunali di cui al comma 1 del medesimo articolo, per i comuni che non hanno raggiunto un reciproco accordo.

Il processo di riforma, tuttavia, è in continua evoluzione e gli enti interessati (Regione, enti locali e CELVA) stanno attivamente collaborando tra loro affinché l'esercizio associato di funzioni e servizi comunali possa essere definito, nelle sue varie forme, con le modalità e nei tempi previsti dalla legge.

 

INTERVENTI DI RAZIONALIZZAZIONE E SNELLIMENTO DEGLI APPARATI POLITICO-AMMINISTRATIVI DEGLI ENTI LOCALI

A seguito della legge regionale 6/2014 sono stati approvati, nel corso del 2015, numerosi importanti interventi di razionalizzazione e snellimento degli apparati politico-amministrativi degli enti locali, anche finalizzati al contenimento dei costi, tra cui si evidenziano:

  • la legge regionale 19 gennaio 2015, n. 1, recante Modificazioni alle leggi regionali 9 febbraio 1995, n. 4 (Elezione diretta del sindaco, del vice sindaco e del consiglio comunale), e 7 dicembre 1998, n. 54 (Sistema delle autonomie in Valle d'Aosta), che ha profondamente innovato il sistema elettorale dei Comuni di più ridotte dimensioni demografiche (quelli con popolazione sino a 1.000 abitanti), costituenti la maggioranza dei Comuni interessati dalle elezioni comunali generali svoltesi lo scorso 10 maggio;

  • la legge regionale 30 marzo 2015, n. 4, recante Nuove disposizioni in materia di indennità di funzione e gettoni di presenza degli amministratori dei Comuni e delle Unités des Communes valdôtaines della Valle d'Aosta, con la quale si è raggiunto il duplice obiettivo di razionalizzare i costi della politica e di fornire un quadro certo della misura dei compensi degli amministratori per le elezioni generali comunali del maggio 2015;

  • la legge regionale 8 maggio 2015, n. 10, recante Disposizioni urgenti per garantire il servizio di segreteria nell'ambito delle nuove forme associative tra enti locali di cui alla legge regionale 5 agosto 2014, n. 6 (Nuova disciplina dell'esercizio associato di funzioni e servizi comunali e soppressione delle Comunità montane), con la quale si è intervenuti normativamente per stabilire tempi e modalità di nomina dei segretari delle nuove forme associative e, segnatamente, delle convenzioni tra Comuni e delle Unités des Communes valdôtaines, a seguito delle elezioni generali comunali;

  • la legge regionale 29 settembre 2015, n. 17, recante Nuova disciplina del Consorzio dei Comuni della Valle d'Aosta ricadenti nel Bacino imbrifero montano della Dora Baltea (BIM). Modificazioni alla legge regionale 7 dicembre 1998, n. 54 (Sistema delle autonomie in Valle d'Aosta), con la quale si è proceduto alla soppressione della sede di segreteria del BIM, alla revisione dei suoi organi e alla rideterminazione, in linea con quanto previsto dalla legge regionale 4/2015, dei compensi spettanti al Presidente e ai componenti della Giunta del BIM, nonché dei Presidenti e dei componenti degli organi esecutivi delle Associazioni dei Comuni, delle aziende speciali e delle istituzioni.

 

INCREMENTO DELL'ATTIVITÀ DI CONSULENZA AGLI ENTI LOCALI

Merita evidenziare, inoltre, che le novità legislative di cui sopra hanno comportato un rilevante incremento delle richieste di consulenza da parte degli enti locali. Le problematiche affrontate sono state molteplici e hanno interessato soprattutto gli aspetti attuativi delle riforme ordinamentali, peraltro tutte concentrate in un lasso di tempo relativamente breve, avente come fulcro proprio le elezioni comunali generali dello scorso 10 maggio 2015.

 

FINANZA LOCALE

Per quanto riguarda gli aspetti legati alla finanza, va segnalato che gli uffici finanza e contabilità del Dipartimento hanno dato attuazione al Protocollo d’intesa avente per oggetto il Patto di stabilità degli enti locali della Regione a partire dall’anno 2013 e alla disciplina del Patto di stabilità per l’anno 2015.

In particolare:

  • è stato effettuato il monitoraggio per la verifica del saldo obiettivo individuale mediante l’invio di prospetti, la loro raccolta e l’elaborazione dei dati contenuti;

  • sono state definite le sanzioni per il mancato rispetto degli obiettivi dell’anno 2014 e 2015;

  • è stata data attuazione:

  • all’accordo in materia di Patto di stabilità che la Regione ha sottoscritto con lo Stato il 21 luglio 2015, con l’introduzione di un correttivo in riduzione all’obiettivo, individuato secondo le regole previste dalla normativa nazionale, in misura corrispondente ai trasferimenti correnti senza vincolo settoriale di destinazione, di cui alla legge regionale 48/1995, come definiti dalla Regione, rideterminando, di conseguenza, gli obiettivi individuali di ciascun Comune;

  • alle disposizioni contenute nell’articolo 6 della legge regionale 19 dicembre 2014, n. 13 (Legge finanziaria per gli anni 2015/2017), che prevede a partire dal 2015 la rimodulazione orizzontale degli obiettivi di Patto di stabilità interno, ovvero la cessione tra enti locali di spazi finanziari, e relativa restituzione nel biennio successivo, fermo restando il saldo complessivo.

 

In materia di tributi locali, gli uffici hanno inoltre seguito le pratiche necessarie per la definizione:

  • degli importi dovuti dai Comuni a titolo di maggior gettito IMU 2014, da restituire allo Stato per il tramite della Regione ai sensi dell’articolo 13, comma 17, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici), convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, nonché dei relativi criteri di recupero e delle modalità di regolazione contabile ai sensi dell’articolo 13 della legge regionale 8 aprile 2013, n. 8 (Assestamento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013, modifiche a disposizioni legislative e variazioni al bilancio di previsione per il triennio 2013/2015);

  • dei criteri di trasferimento e delle modalità di regolazione contabile di un acconto del maggior gettito IMU 2015 ai sensi del citato articolo 13 della legge regionale 8/2013.

 

CONTABILITÀ ENTI LOCALI

Per quanto riguarda gli aspetti legati alla contabilità, va segnalato che:

  • al fine di adeguare la disciplina regionale in materia di contabilità degli enti locali al nuovo quadro legislativo delineatosi a seguito delle disposizioni di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42, nonché a recepire norme di principio dello Stato riguardanti gli enti locali, è stato definito il contenuto del disegno di legge concernente Disposizioni in materia di contabilità degli enti locali per il coordinamento con la disciplina statale vigente e per l’applicazione del sistema contabile armonizzato. Abrogazione della legge regionale 16 dicembre 1997, n. 40, e del regolamento regionale 3 febbraio 1999, n. 1;

  • gli uffici hanno, inoltre, collaborato attivamente con il Consorzio degli enti locali della Valle d’Aosta (CELVA) per l’organizzazione di un ciclo di incontri formativi dedicato al personale e agli amministratori degli enti locali proprio sul tema della contabilità armonizzata.

 

CONTROLLO DI GESTIONE DELL’AMMINISTRAZIONE REGIONALE

Con deliberazione n. 2648 del 25 settembre 2009, la Giunta regionale ha deciso, ai sensi degli articoli 77 e 78 della legge regionale 4 agosto 2009, n. 30, di introdurre il controllo di gestione presso l’Amministrazione regionale a decorrere dall’anno 2010, utilizzando la contabilità analitica quale sistema di rilevazione dei costi della gestione.

Tale sistema permette di ottenere un dettaglio dei costi di parte corrente di competenza di un esercizio per ciascuno dei centri di costo in cui si articola l’attività istituzionale, comprensivi sia dei costi “diretti” (esempio: personale, beni e servizi specifici, ecc.), sia dei costi “indiretti” (esempio: costi di funzionamento e costi generali dell’Amministrazione). Alla determinazione dei costi diretti provvedono, nel corso dell’esercizio, le strutture dirigenziali mediante apposite procedure informatiche, mentre l’ufficio controllo di gestione determina i costi indiretti definendo così il costo complessivo di ciascun centro di costo.

Nel maggio 2015 sono stati pubblicati sul sito intranet della Regione i risultati consuntivi della contabilità analitica dell’anno 2013, e nei mesi successivi sono state effettuate tutte le attività necessarie per la definizione dei risultati dell’anno 2014, che saranno presumibilmente rilasciati all’inizio dell’anno 2016.

 

AFFARI DI PREFETTURA

Con riferimento alle funzioni prefettizie esercitate dal Presidente della Regione, di particolare rilievo, nel corso del 2015, risulta il tema dell’accoglienza dei migranti. Infatti, nell’ambito del piano straordinario di accoglienza elaborato dal Ministero dell’Interno, altri 117 cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale sono arrivati in Valle d’Aosta nel corso dell’anno, aggiungendosi ai 62 già ospitati dal mese di luglio 2014.

Sono per lo più di cittadini provenienti dall’Africa subsahariana, ospitati in strutture, reperite con due diverse procedure di gara, situate ad Aosta e in altri cinque comuni della Regione. Si tratta di forme di accoglienza responsabile, compatibile con la disponibilità di posti reperiti sul territorio, che riconosce ai migranti la loro dignità e che non li abbandona, ma li inserisce in progetti realizzati dagli enti che li hanno in carico.

La permanenza nei centri di accoglienza straordinaria è legata al procedimento per il riconoscimento della protezione internazionale, la cui competenza è fissata presso la Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Torino.

Ad oggi, sono 158 i cittadini stranieri presenti nelle strutture di accoglienza, a seguito dell’allontanamento volontario di venti migranti dalle strutture di assegnazione, che hanno di conseguenza perduto il diritto all’accoglienza.

 

SEGRETERIA DELLA GIUNTA

L’attività della Struttura provvedimenti amministrativi è connessa alla produzione dei provvedimenti amministrativi predisposti dalle singole strutture dell’Amministrazione regionale; è suo compito istituzionale provvedere a supportare le singole Strutture dirigenziali nella fase di predisposizione dei provvedimenti amministrativi, svolgere il controllo di regolarità amministrativa sulle proposte di deliberazione sottoposte all’esame della Giunta regionale, gestire il flusso degli atti di competenza della Giunta regionale sia prima che dopo ogni singola adunanza della Giunta regionale, nonché pubblicare gli atti adottati.

Quanto sopra illustrato vale anche per quanto concerne i provvedimenti dirigenziali (PD), atti amministrativi a carattere squisitamente gestionale, adottati in autonomia e sotto la responsabilità di ogni singolo dirigente regionale.

Si forniscono di seguito alcuni dati relativi alle deliberazioni della Giunta regionale e ai provvedimenti dirigenziali dal 1° gennaio ad oggi:

  1. deliberazioni adottate: 1.917;

  2. disegni di legge trasmessi al Consiglio regionale: 17;

  3. proposte di regolamento trasmesse al Consiglio regionale: -;

  4. proposte di deliberazione trasmesse al Consiglio regionale: 13;

  5. sedute della Giunta regionale: 51;

  6. provvedimenti dirigenziali: 5.207.

Inoltre, il Dipartimento provvede all’istruttoria:

  1. delle domande di candidatura per le nomine di competenza regionale, previste dalla legge regionale 11/1997 in società, enti, istituti, fondazioni, associazioni e organismi pubblici e privati nonché alla tenuta del relativo albo nel quale sono inseriti i nominativi di coloro che risultano dotati dei requisiti previsti dalla normativa per la nomina da parte dei competenti organi regionali di direzione politica;

  2. delle domande degli enti per l’iscrizione nei Registri delle persone giuridiche di rilevanza regionale e di rilevanza nazionale, previsti dal D.P.R. 361/2000, di cui cura anche la gestione.

Un ulteriore compito consiste nella tenuta e nel costante aggiornamento dell’albo pubblico degli incarichi affidati a soggetti esterni all’Amministrazione regionale per funzioni speciali e secondo quanto previsto dalla legge regionale n. 18 del 1998. Nel 2015 è proseguita la pubblicazione sul sito web istituzionale degli atti di affido di incarico, in aggiunta all’elenco già esistente degli incarichi ex decreto legislativo 33/2013 (aggiornamento con cadenza mensile), attività svolta a servizio di tutte le strutture della Regione.